11 aprile 2022

La storia della musica in dipinti, stucchi e sculture delle chiese cremonesi. Nelle librerie lo straordinario volume "Io la musica son..."

Un'opera che mancava a Cremona. Uscirà da domani nelle librerie un volume dal titolo "Io la musica son" realizzato da tre autori cremonesi con un notevole "pedigree professionale: il giornalista Roberto Fiorentini, il direttore artistico del Museo del Violino Roberto Codazzi e il fotografo Danilo Codazzi. Si tratta del censimento degli strumenti antichi dipinti, incisi, raffigurati e alcuni persino immaginati dipinti nelle chiese della città. Ovviamente, come si legge nella prefazione, si parte dal Medioevo nella Cattedrale per arrivare fino al Settecento passando soprattutto per quel magnifico Cinquecento lombardo. Non si tratta di una semplice schedatura ma di una guida vera e propria per esplorare la storia cremonese legandola alla cultura e allo sviluppo della musica.

Ovviamente grande spazio ha la nascita del violino, così come appare nei dipinti: dalla "ribeca" di origine araba, fino alle viole e quindi al violino che ha reso Cremona famosa nel mondo. Documenti alla mano gli autori hanno scoperto che si tratta comunque di immagini reali, non immaginate dai pittori, scultori e intagliatori e che probabilmente facevano sentire le loro voci durante le celebrazioni liturgiche. La grande bellezza di Cremona la si scopre in questo straordinario tour: si parte dalla cattedrale per San Gerolamo, Santa Maria Maddalena, Sant'Imerio, San Pietro, Santa Lucia, Sant'Agostino, Sant'Omobono, Santa Margherita, Sant'Abbondio, San Giuseppe, San Michele per concludersi a San Sigismondo. E gli artisti che si incrociano in questo abbinamento arte-musica sono dall'Antelami a Wiligelmo, dal Bembo ai Campi, dal Pordenone al Malosso

Il volume esce grazie alla collaborazione di Regione Lombardia


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