La vetrata rovinata e sporca, i reperti romani pieni di erbacce. Il brutto biglietto da visita per Cremona al parcheggio di piazza Marconi. Le reazioni
La vetrata rovinata e sporca di fronte al Museo del Violino, non consente di vedere nulla dei reperti romani sotto piazza Marconi. Anche i pavimenti antichi e le strutture conservate nel parcheggio sono invasi da erbacce. Ecco, nel racconto di Marco Bragazzi, quanto accaduto a una famiglia olandese.
Lo sguardo di una tipica famiglia di turisti in visita alla città è un po' perplesso. Sono in quattro, genitori due figli in età adolescenziale, arrivano dall'Olanda e hanno parcheggiato la macchina nel parcheggio sotterraneo di Piazza Marconi. Come ogni turista che si rispetti seguono le indicazioni, per proseguire nella loro gita nella città del Torrazzo, di qualche applicazione sul cellulare.
Sono perplessi perché il luogo in cui si trovano racchiude parte della Cremona romana, città che, dopo essere stata distrutta circa 2000 anni fa, potrebbe offrire ancora il materiale necessario per qualche foto da far vedere agli amici ad Amsterdam piuttosto che Rotterdam o Eindhoven. Lo stato di quella piccola, ma significativa, parte di Cremona è totalmente da rivedere e forse anche da ripensare per come, ad oggi, si presenta.
E' un'area storica difficile da osservare e apprezzare tra erbacce, incuria e una parte della città che tende più a scomparire più che ad essere offerta ai turisti, quasi come finire in un dimenticatoio di luoghi che a Cremona rischia di diventare sempre più grande. Sulla applicazione usata dal piccolo gruppo quei resti romani vengono indicati, evidentemente, e la famiglia non sa nascondere la perplessità di trovare, appena arrivati in città, un anfitrione così poco ben tenuto da non perderci neanche il tempo di qualche foto. Sarebbero fotografie difficili da spiegare e da far capire in Olanda; con questo monito la signora esprime una sorta di rammarico non tanto per la delusione di ciò che hanno visto, ma per il fatto di aver trovato, in una maniera quasi abbandonata, quel piccolo angolo che racconta l'inizio di una storia di oltre 2000 anni. I ragazzi cercano con lo sguardo una posizione da dove scattare una istantanea, il più grande dei due, che avrà circa 15 anni, si rivolge ai genitori con una affermazione lapidaria: “So sad” (Così triste) mentre con il fratello commenta in olandese qualcosa che non posso tradurre ma che si può immaginare. L'inizio di un percorso nuovo, per quella tipica famiglia alla scoperte delle bellezze di alcune città italiane, comincia nel peggiore dei modi, come un pranzo dove l'antipasto è già andato a male.
Una accoglienza triste e spenta, più nel modo di presentare un qualcosa che neanche nei contenuti, ha la pessima capacità di lasciare un segno nella mente tale da far trovare come relativamente interessanti anche quei luoghi e quelle opere uniche che si possono incontrare successivamente durante una gita. Quando si alza il sipario gli attori, i tecnici e le comparse devono essere pronti e non girare senza meta sul palcoscenico, altrimenti l'opera parte già azzoppata. Non si può biasimare un ragazzino che esprime tutto il suo rammarico per essere arrivato in un luogo che racconta millenni di storia e aver trovato uno spettacolo desolante appena sceso dalla macchina. La cura dei valori che abbiamo sembrano piccole cose, agli occhi di molti, sono cose relative perché vi sono problemi ben più importanti secondo altri; poco ma sicuro, ma sono piccole cose che raccontano una sorta di abbandono di un qualcosa che, invece, da sempre in ogni luogo del mondo fanno di tutto per rispettare e tutelare.
Presentare bene una città fin da quello che rimane di 2000 anni fa è il volano per un turismo maturo e consapevole, quel volano che poi trascina dietro di sé il commercio tra le vetrine che si alternano a luoghi da visitare. Ovvio che se i luoghi storici vengono abbandonati e lasciati ad una sorta di tragico destino anche le vetrine dei commercianti potrebbero soffrire di questo abbandono. Una famiglia olandese qualsiasi può decidere, da quel parcheggio, di passare a Cremona solo un paio di ore invece che tutta la giornata, così come decidere di prendere la macchina e spostarsi verso altre mete già prima di pranzo. Un percorso storico vive di ciò che sa offrire e di come viene spiegato e fatto capire; partendo da quello si può capire quale sia il significato di altri luoghi ed opere sparse in una città. Le bellezze mantenute tali soltanto “a macchia di leopardo” non offrono la giusta prospettiva di una città con tutto il suo fascino, così come sostituirle con continue colate di cemento di certo non aiuta a far rinascere una storia partita millenni fa. Perdersi dietro questioni da lana caprina senza ragionare su come reagiremmo noi, da turisti, cominciando per una gita con quelle prerogative non porta a nulla di buono; il rischio è di vedere una città spegnersi, quasi perdersi tra la sua storia e le sue persone. Il rischio è quello di vedere una famiglia olandese risalire in macchina e andarsene da un'altra parte senza foto o gadgets di Cremona da far vedere agli amici di Amsterdam, Rotterdam o in qualsiasi altra parte del paese.
Il fotoservizio è di Gianpaolo Guarneri (Fotostudio B12)
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commenti
Ste
16 agosto 2023 15:08
Son ritornato a casa dopo anni all’estero ed che oltre ciò che avete già menzionato devo dire che di sera una volta calato il sole non c’è nemmeno una luce che illumini questi reperti, la luce che filtra dall’alto è troppo fievole e le luci del parcheggio portano solo un po’ di luce ma di rimbalzo, due o 3 faretti ed una telecamera collegata al circuito secondo me dovrebbero esserci, le ringhiere che dividono il parcheggio son facilmente accessibili e non è stato difficile notare orme di scarpe all’interno, non mi stupirei se qualcuno lo usasse come bagno dopo una bella bevuta il sabato
Graziano
17 agosto 2023 12:23
Infatti è proprio così. E non puoi nemmeno dire nulla a questi incivili, perché se ti mettono le mani addosso e ti difendi, qui in Italia vai pure in galera.
PierPiero
16 agosto 2023 18:13
Già l'ho detto per altro problema irrisolto.
A questa amministrazione interessa più stupire (con opere più che dubbie) anziché conservare.
Gianpiero Santini
16 agosto 2023 18:16
Sono venuto via da Cremona nel 1955, avevo 14 anni, abitavo in via Bel Cavezzo e le mie giornate le passavo giocando nella piazza Marconi di allora e quando pioveva ci rifugiavamo sotto il portico del Regime (allora lo chiamavamo così). Varese allora era la "città giardino", adesso è una cosa vergognosa, una città all'abbandono allora faccio una riflessione forse un po' ridicola: il sindaco di Varese si chiama Galimberti ed è dello stesso schieramento politico del vostro Galimberti: sarà un caso?
François
16 agosto 2023 19:38
Si saranno sicuramente ricreduti dopo aver fatto il giro dei totem ed essersi soffermati a Porta Mosa, dove, un muro di cemento, alto anch'esso 1/10 del Torrazzo, rende l'idea, al visitatore, di una città proiettata verso il futuro...
emmedi
16 agosto 2023 20:08
Ma perché continuare ? Per questa amministrazione , la peggiore che io ricordi indipendentemente dal colore politico, è del tutto alieno quello che dovrebbe essere un banalissimo , elementare cardine di una sana, onesta e corretta gestione : la manutenzione , una banale e non costosa manutenzione ....Ma sarebbe chiedere troppo!
Lauri
17 agosto 2023 08:38
Ore 10,30 del 17 agosto 023 : ben vengano le segnalazioni di Cremona Sera xe' , in tempo reale, c'è una squadra che sta ripulendo i vetri in piazza Marconi
Mariateresa
17 agosto 2023 09:56
I commenti sul degrado di Cremona si sprecano, basta guardarsi intorno....Personalmente amo visitare città d'arte e borghi anche non famosi, tutti ben curati e accoglienti e il confronto con Cremona è impietoso.
Mi viene il sospetto che l'attuale amministrazione comunale (al secondo mandato!a prescindere dalla composizione politica) persegua il danno di Cremona e voglia ridurla ad una città poco vivibile, non turistica e quindi più povera, dove anche i troppi supermercati aperti sconsideratamente chiuderanno, senza parlare dei tantissimi negozi gia' chiusi, con le vetrine sporche!