24 ottobre 2023

Lo studio di Mario Coppetti in via Chiara Novella diventa un museo dedicato al suo ricordo ed alle sue opere. Sabato l'inaugurazione a cura della Fondazione

Sette stanze al piano terra di via Chiara Novella 17, così come le ha lasciate quella mattina dopo il 25 aprile del 2018. Mario Coppetti era al lavoro, come sempre, stava dando gli ultimi ritocchi al bassorilievo di Leonida Bissolati. Era l’ultimo omaggio che Coppetti aveva voluto fare alla sua Cremona, una città che amava profondamente e che aveva servito con dedizione, con una fede incrollabile nei valori della libertà, della democrazia, del progresso sociale. Il destino ha voluto che se ne andasse il giorno dopo il 25 aprile, una festa che incarna i suoi valori di una vita. Dopo 5 anni la Fondazione Mario Coppetti, nata con lo scopo di mantenere il ricordo suo e del suo lavoro, ha deciso di aprire quelle stanze al piano terra, dove lui passava gran parte del suo tempo tra i suoi ricordi e le sue speranze, a cui dava corpo con la materia. Sette stanze, rimaste come lui le la lasciate quella mattina che ne n’è andato a 104 anni di età: una con i bronzi, una dedicata ai marmi, un’altra alle Madonne ed alle sue struggenti maternità, un’altra ancora alle opere nate dall’urgenza di testimoniare il suo tempo. Quello studio appartato, ingombro di statue di cui non voleva disfarsi, di bozzetti, dove lavorava in quella stanza che dava sul giardino, dove ti accoglieva indossando l’inseparabile grembiule color kaki. Tutto questo diventerà un museo aperto al pubblico, dove si respirerà ancora l’atmosfera elettrica della creazione, di una mente sempre viva nella ricerca, sempre attenta all’attualità. Sabato 28 ottobre, alle 16,30 vi sarà l’inaugurazione ufficiale con l’intervento della figlia Silvia Coppetti, presidente della Fondazione Mario Coppetti, del sindaco di Cremona Gianluca Galimberti, di Adriano Rigoli, presidente dell’Associazione Nazionale Case della Memoria e dello storico dell’arte Rodolfo Bona, ex assessore del Comune di Cremona.


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commenti


claudio

24 ottobre 2023 19:09

Complimenti! E' uno dei più positivi metodi per rendere omaggio ad un grande cittadino amante della propria città

Michele de Crecchio

25 ottobre 2023 23:10

Mario Coppetti, nell'immediato secondo dopoguerra, aveva collocato il suo primo studio-laboratorio di scultore, in una delle costruzioni di gusto eclettico che arricchiscono il giardino interno del palazzetto Franco-Repellini di via Bertesi 10. Tale informazione mi venne data personalmente dallo stesso scultore nel corso di una amichevole discussione sull'arredo urbano che avemmo occasione di fare percorrendo insieme la bella stradina (già contrada Rebuello) che collega corso Garibaldi con via Palestro.