Los Limpiadores instancabili: stavolta i volontari della pulizia delle aree pubbliche hanno ridato dignità agli arredi urbani del Lungo Po. Ecco le foto del prima e dopo
Rieccoli di nuovo all'opera: tutta la città dovrebbe dirgli "grazie!" per il prezioso e fattivo contributo che, nell'anonimato e senza chiedere nulla in cambio, svolgono ripulendo e ridando decoro e dignità ad alcune zone cittadine ed extraurbane che versano in condizioni di degrado da tempo o che vengono scelte come "discariche" a cielo aperto dei più variegati materiali.
Sono sempre loro, i volontari del gruppo Los Limpiadores de Estrellas e sono tornati in azione effettuando la pulizia degli arredi urbani sotto il ponte, nel passeggio del lungo Po. Ripulite le fioriere -che definire tali fa un po' strano perchè in realtà sono state ridotte a cubi di cemento dove l'erba cresce abbondante, spesso usati come porta rifiuti-, tolta la vegetazione spontanea che stava invadendo le strutture e riportati alla luce due portabiciclette che erano stati inglobati dal verde e che ormai non erano nemmeno più visibili oltre che inservibili: un lavoro davvero significativo e impegantivo, al termini del quale i Limpiadores lanciano un monito: "Si invitano i cittadini a rispettare la bellezza del luogo, mantenendolo pulito".
Nelle foto, le immagini di come si presentavano i portabici e le fioriere prima dell'intervento e dopo la pulizia dei Limpiadores
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commenti
Ferragni Luciano
8 marzo 2025 11:25
Straordinari amanti del bene comune...Meriterebbero quanto meno una medaglia al valor civile! Bravi! Una testimonianza contraria alla maleducazione purtroppo sempre più diffusa...
Heartbreak
8 marzo 2025 12:10
Ma sopratutto all'inefficienza della pubblica amministrazione.
stefano ETN
8 marzo 2025 18:10
Le notizie riguardanti l'attività dei Limpiadores suscitano in me due considerazioni.
La prima consiste nella soddisfazione di constatare che esistano ancora, nella società, energie positive in grado di coagularsi intorno ad un progetto e a portarlo avanti con dedizione, impegno, fatica, costanza. Non credo sia cosa da poco, e i Limpiadores meritano davvero sia lo spazio dedicato per informare i concittadini delle loro opere che i grati apprezzamenti espressi dalla testata e dai lettori, ai quali associo volentieri i miei. Giova sottolineare, tra l'altro, che si tratta di volontariato 'vero', in una realtà che non di rado spaccia per tale quello che volontariato non è (basta fare un giro in rete cercando 'volontariato retribuito' e si apre un mondo insospettato).
La seconda considerazione riguarda il rapporto cittadino-istituzioni. Su che cosa si basa (anche) la cittadinanza? Sul fatto che si pagano le tasse in cambio di servizi. La pulizia e la manutenzione degli spazi pubblici è ovviamente uno di questi. Non mi fa piacere dunque constatare come sempre più spesso ci si imbatta in operazioni di supplenza/sostituzione del mancato operato di chi dovrebbe provvedere, e cioè le istituzioni preposte. Nel campo della sanità la cosa è piuttosto frequente: quante volte si legge di macchinari sofisticati, ed ovviamente costosi (molto meno di un ospedale nuovo, comunque), acquistati grazie ai fondi di associazioni private che fanno una apposita colletta. In campo scolastico, a volte si legge di volonterosi genitori che tinteggiano aule e corridoi, o di LIM (lavagne interattive multimediali) acquistate con sponsorizzazioni varie; e si potrebbe continuare con altri esempi. Non esiste. Non è dignitoso. Non è logico. In uno stato come il nostro (ed in una città come la nostra) è giusto aspettarsi (direi: pretendere) una risposta pubblica alle esigenze primarie della collettività, rivedendo le priorità di spesa evidentemente inadeguate.