22 giugno 2023

Maltrattava moglie, figlio e suoceri: per lui divieto di avvicinamento alla famiglia

Il pomeriggio del 21 giugno i Carabinieri della Stazione di Castelleone hanno sottoposto un uomo di 36 anni alla misura cautelare dell’allontanamento dalla casa familiare e del divieto di avvicinamento emessa dal Tribunale di Cremona per tutelare la moglie, il figlio e i suoceri dell’uomo che avevano denunciato ripetuti e continui maltrattamenti nei loro confronti. 

Il provvedimento cautelare è stato emesso a seguito della denuncia della donna presentata a fine maggio quando ha raccontato che l’uomo, spesso ubriaco o sotto l’effetto di stupefacenti, da circa due anni aveva dato vita a condotte di violenza verbale e fisica. La donna, che inizialmente non aveva presentato denuncia per cercare di ricostruire il rapporto coniugale, ha finalmente deciso di raccontare quali violenze ha dovuto subire per diverso tempo. 

Infatti, a fine maggio ha deciso di denunciare perché seriamente preoccupata dal comportamento sempre più aggressivo dal marito, che assecondava di continuo nel timore delle sue reazioni sproporzionate, riferendo che l’uomo era solito assumere stupefacenti e alcol e, per tale motivo, spendeva molti soldi, situazione questa che lo aveva portato ad essere spesso nervoso e agitato.

La situazione tra le mura domestiche era critica dal 2021, ovvero da quando era stata oggetto di continui insulti di ogni genere e, durante due litigi, il marito aveva mandato in frantumi un tavolino in vetro e due porte di casa. La situazione era ormai insopportabile anche per i genitori della donna tenuto conto che in una circostanza l’uomo l’aveva insultata anche alla presenza del padre che era intervenuto in suo aiuto, ma era stato spinto e fatto cadere per terra.

Era molto geloso ed era arrivato a controllarla in maniera ossessiva, anche quando si recava al bagno, per impedirle di usare il telefono e di contattare qualcuno. E secondo lui la donna aveva in casa dei fantomatici amanti con conseguenti violenze e minacce di morte che erano ormai diventate la quotidianità, fino al culmine di fine marzo, quando era stata costretta a scappare di casa e trovare rifugio per strada in attesa dei carabinieri.

Infatti, la donna ha raccontato che a fine marzo di quest’anno, a seguito di una violenta lite familiare sempre per motivi di gelosia, era stata collocata in una struttura protetta che aveva deciso di lasciare e tornare dal marito che le aveva promesso che avrebbe cambiato condotta.

L’uomo l’aveva accusata, infondatamente, di avere una relazione extraconiugale e, sotto l’effetto delle droghe e alcol, ha cercato in casa un ipotetico amante, mettendo a soqquadro l’abitazione. Aveva girato per casa con un coltello, minacciando di morte la moglie e il suocero e intimando loro di far uscire l’uomo che, secondo lui, era nascosto nell’abitazione. Per questo motivo era uscita di casa e aveva chiesto l’intervento dei carabinieri e la donna era andata per qualche giorno in una comunità, per poi rientrare a casa dopo alcuni giorni per il bene della famiglia.

Ma la situazione, dopo alcuni giorni di apparente calma, era tornata come in precedenza, con insulti e aggressioni, tenuto conto che anche mentre presentava la denuncia presso la caserma era stata chiamata più volte dal marito che le aveva intimato di non raccontare nulla, minacciandola. Poi l’aveva raggiunta in caserma dove, con atteggiamento aggressivo, aveva provato ad avere un contatto con lei, senza riuscirci. 

Ha quindi rotto il silenzio e posto fine a uno stato di prostrazione psicologica, di sofferenza e di paura incompatibile con le normali condizioni di vita, riferendo ai militari le vessazioni domestiche. 

I militari della Stazione di Castelleone hanno avviato le indagini, trovando riscontro a quanto riferito dalle vittime e accertando che i soprusi e le aggressioni avevano portato tutte le vittime a uno stato di esasperazione e terrore ormai non più tollerabile.

Tenuto conto della gravità dei maltrattamenti posti in essere, l’autorità giudiziaria ha emesso il provvedimento a tutela dell’incolumità fisica della donna, del figlio e dei suoi genitori, imponendo al 36enne di lasciare subito la casa familiare e di non avvicinarsi ai luoghi frequentati da loro. Il provvedimento è stato immediatamente notificato all’uomo dai Carabinieri di Castelleone.

 


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