Martedì 7 marzo, ore 17.30, Salone Bonfatti CGIL incontro dal titolo: Ma quale festa? Serve aiuto a chi ha la necessità di ricominciare, almeno, a respirare
Mercoledì 8 marzo ricorre la Giornata internazionale della Donna, un tempo che celebra i progressi ottenuti dalle donne in tutto il mondo in campo culturale, politico ed economico. La vera differenza, però, la fa proprio il luogo in cui si ha la fortuna o sfortuna di nascere.
In occasione di questa importante data, la CGIL Cremona in collaborazione con Collettive365 e I Care We Care ha organizzato un incontro dedicato alla riflessione sui ruoli di genere e sugli stereotipi che, ancora oggi, appartengono alla società italiana e come un virus si insinuano nel quotidiano. Il titolo dell’evento è chiaro: “Ma quale festa?! Ecco lo Sportello Antidiscriminazioni”. Durante l’incontro, patrocinato dal Comune di Cremona, interverrà Maria Teresa Perin, Segretaria CGIL Cremona con delega alla contrattazione di genere e pari opportunità, l’avvocata Stella Abbamonte, Presidente di I Care We Care e Beatrice Ponzoni, giornalista e scrittrice.
La serata sarà anche l’occasione per presentare la nascita di una importante iniziativa: l’apertura del nuovo Sportello Antidiscriminazioni della CGIL Cremona e di Collettive365, un servizio concreto per dare voce ed ascolto a chi si sente discriminato.
Terminati gli interventi, il gruppo teatrale La Casa D porterà in scena lo spettacolo “maDame”, una rappresentazione che pone l’accento proprio sul tema degli stereotipi di genere in chiave provocatoria ed ironica, senza dimenticare una nota di poesia.
Noi di CremonaSera abbiamo incontrato l’avvocata Abbamonte che ci ha parlato di I Care, We Care. “I Care, We Care è un progetto ideato da undici avvocate/i di diversa località; garantiamo una presenza sull’intero territorio nazionale e ci occupiamo di contrastare la violenza, in ogni forma, partendo dalle scuole di ogni ordine e di ogni grado. Abbiamo deciso di mettere in campo la nostra professionalità e l’esperienza acquisita negli anni sviluppando un progetto finalizzato alla diffusione della legalità, del rispetto e della parità partendo proprio dalle scuole per cercare di superare quelle barriere culturali che rappresentano, spesso, un ostacolo all’uguaglianza ed alle pari opportunità, nella consapevolezza che la violenza, in ogni sua forma, è in primis un problema di origine culturale. Abbiamo instaurato una collaborazione con l’Associazione Nazionale Magistrati, primo ente rappresentativo dei magistrati in Italia, nell’ ambito del progetto Anger Games riconosciuto da Miur – continua l’avvocata – collaboriamo con enti, pubblici e privati, che si occupano di tutela delle vittime di violenza per offrire supporto legale presso sportelli di consulenza e formazione agli operatori su svariate tematiche quali la parità di genere ed altro. Realizziamo programmi di aggiornamento e formazione per le Forze dell’Ordine ed operatori quali i servizi sociali; svolgiamo corsi di formazione per società sportive, alcune in serie A, per contrastare i fenomeni di bullismo ed omofobia in campo sportivo”.
Chiudiamo con una riflessione di Papa Francesco: “qualsiasi relazione discriminante che non rispetta la convinzione fondamentale che l’altro è come me stesso costituisce un delitto, e tante volte un delitto aberrante”.
Nella foto l'avvocata Abbamonte
© RIPRODUZIONE RISERVATA
commenti