Mascherine Ffp2 introvabili nelle farmacie, con la stretta del Governo sono obbligatorie in moltissimi casi: ecco quali

Un copione che si ripete, sebbene con qualche variazione. Se a inizio pandemia erano introvabili le mascherine di qualsiasi tipo, adesso sono introvabili le Ffp2, sul cui utilizzo sta puntando il governo per arginare i contagi da Covid. Da stamattina, secondo quanto riportato da diversi cittadini, le Ffp2 non si trovano in nessuna farmacia di Cremona. La richiesta è stata massiccia e i rifornimenti non sono ancora arrivati.

Il problema è che sulla base delle nuove disposizioni governative l’utilizzo delle mascherine Ffp2, dunque non le semplici chirurgiche, ma quelle che proteggono dai droplets sia in “entrata che in uscita” dalle vie respiratorie, diventa obbligatorio in parecchie situazioni.

CONTATTI CON UN POSITIVO - Dopo la stretta di ieri dell’Esecutivo, ad esempio, a partire dal 10 gennaio chi ha avuto un contatto stretto con un positivo non ha l’obbligo di quarantena purché abbia ha completato il ciclo vaccinale primario o la dose di richiamo o sia guarito da 120 giorni. Tuttavia, ed ecco il punto, fino al decimo giorno successivo all’ultimo contatto con la persona positiva è previsto l’obbligo di indossare i dispositivi di protezione delle vie respiratorie di tipo Ffp2.

EVENTI E TRASPORTI - Già in vigore, come noto, l’obbligo di indossare le Ffp2 in occasione di spettacoli accessibili al pubblico all’aperto e in teatri, cinema, sale da concerto, locali di intrattenimento e musica dal vivo. Ffp2 obbligatoria anche per eventi e competizioni sportive, tanto al chiuso quanto all’aperto. Obbligo di indossare la Ffp2 anche a bordo dei mezzi di trasporto: treni, aerei, navi, autobus, tram, metropolitane.

LE SCUOLE - Infine, tramite una nota inviata agli istituti scolastici, il Ministero dell’Istruzione ha avviato la rilevazione del fabbisogno di mascherine FfP2 da distribuire in base a quanto previsto dal decreto legge approvato prima di Natale.

«I dirigenti scolastici – precisa la nota - dovranno indicare i quantitativi necessari entro il prossimo 4 gennaio in modo che la distribuzione possa essere organizzata in tempo per il rientro (nelle scuole; ndr)».