Mozione in consiglio provinciale sulla rappresentanza studentesca nel servizio di trasporto pubblico locale. Primo firmatario il leghista Filippo Raglio poi Bibbiani, Patelli e Sisti
Quest’oggi è stata depositata una mozione al Consiglio Provinciale per garantire la rappresentanza studentesca nel servizio di trasporto pubblico locale. È stata ideata dal Consigliere provinciale ventiduenne Filippo Raglio, che è anche coordinatore della Lega Giovani cremonese, ed è stata firmata anche dai colleghi Palmiro Angelo Bibbiani, Valeria Patelli e Alberto Sisti.
"Gli studenti sono la maggioranza degli utenti del servizio - afferma Filippo Raglio – e per la precisione occupano l’83% dei trasporti sistematici interurbani su gomma. Sarebbe dunque naturale che potessero disporre di un canale diretto con gli attori che organizzano, gestiscono e controllano il trasporto pubblico locale. Seguendo un’idea che abbiamo condiviso come Lega Giovani Cremona, ho pensato che la soluzione migliore sia organizzare tavoli ai quali partecipino la Provincia, l’agenzia del trasporto pubblico locale (TPL) le aziende che gestiscono il servizio e i rappresentanti degli studenti già eletti dalle scuole superiori. Questa è la nostra richiesta al Presidente della Provincia".
"Le potenzialità dell’iniziativa - prosegue - non risiedono solo nella possibilità di portare istanze dal basso, ma anche nella collaborazione in senso inverso, che le istituzioni e le aziende possono trovare nei rappresentanti: ad esempio nel caso della veicolazione di una campagna informativa o di sondaggi tra gli studenti. Ricordiamoci inoltre che le giovani generazioni (e non solo) mostrano sempre meno interesse nella politica. Questa preoccupante tendenza non può che portare a un ulteriore declino della qualità del dibattito, del senso di comunità e in generale della democrazia. Con questa proposta, si vuole incidere anche su ciò. Perché la soluzione a questo pericoloso fenomeno passa attraverso nuove occasioni di cittadinanza attiva e spazi di coinvolgimento diretto. Occorre fornire a noi giovani nuovi strumenti attraverso i quali prendere dimestichezza con la complessità della cosa pubblica, dimostrando al contempo che con l’impegno pubblico è possibile migliorare la nostra realtà quotidiana".
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