7 luglio 2025

Multata attività edilizia in nero in provincia: tre dipendenti senza regolare contratto, uno senza permesso di soggiorno

Nei giorni scorsi, gli ispettori tecnici dell’ITL (Ispettorato territoriale del lavopro) di Mantova-Cremona sono stati impegnati in un’ampia ispezione che ha interessato i settori dell’edilizia (a Cremona) e dell’agricoltura (a Mantova).

In edilizia, gli ispettori hanno effettuato, tra gli altri, un controllo in un cantiere della provincia cremonese, dove hanno accertato la presenza di 3 lavoratori in nero su 3 presenti: tra questi, un extracomunitario privo del permesso di soggiorno. L’attività è stata sospesa.
Al titolare della ditta sono state contestate sanzioni per lavoro nero per un importo di oltre 8.500 euro e sono state comminate prescrizioni per mancata formazione e mancate visite mediche dei lavoratori.

In agricoltura, è stata sospesa l’attività di un’azienda agricola per gravi violazioni in materia di salute e sicurezza. Nel corso dell’accesso sono emerse, infatti, la mancata costituzione del servizio di prevenzione e protezione, con nomina del relativo responsabile, la mancata nomina del medico competente, la mancata formazione dei lavoratori e la mancata sottoposizione degli stessi alle visite mediche. L’ammontare delle prescrizioni delle violazioni è di circa 7.500 euro, cui si aggiungono 3.000 euro per la sospensione. Gli ispettori hanno inoltre riscontrato che, pur trattandosi di attività agricola, il DVR (documento valutazione rischi) non prevedeva le procedure relative al rischio calore; pertanto, è stata emessa nei confronti del datore di lavoro la specifica prescrizione. 

 


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commenti


Gianni

7 luglio 2025 13:37

Troppa burocrazia, quello che andrebbe valutato come primo punto è sempre e solo il salario dato al lavoratore, se è più che adeguato io licenzierei lo Stato Italiano e le sue stupide regole.

Manuel

7 luglio 2025 18:11

Stupide mica tanto.
Sono financo poco rispettate e monitorate: scarsità personale ispettivo, volontà politica.
Che la burocrazia ecceda, in alcuni aspetti, è cosa conosciuta, scontata e, probabilmente, aggiustabile, ma che la deregolazione, in linea generale, favorisca i salari al rialzo, mi pare poco credibile: immagino, piuttosto, il contrario, con masse di disperati ed irregolari pronte ad offrirsi per “ ‘na pipaada de’ tabac”.
PS: i filibustieri che hanno sparso rifiuti nel parco al Po, sarebbero molto favorevoli ad una deregulazione.