9 luglio 2021

Nuovo presidente per l’Opera Pia di Castelverde: don Claudio Rasoli prende il testimone da don Rota

Passaggio di testimone alla presidenza dalla Fondazione “Opera Pia SS. Redendore” di Castelverde: don Claudio Rasoli prende l’eredità lasciata da don Roberto Rota dopo 17 anni all’interno del Cda.

L’avvicendamento è stato contrassegnato, nella mattinata di giovedì 8 luglio, da un momento di saluto a don Rota e, insieme a lui, al dottor Pietro Signorini, che ha lasciato l’incarico di direttore sanitario al dottor Marco Consolandi. Sotto la tensostruttura allestita all’ingresso della casa di riposo una folta rappresentanza del personale dell’Opera Pia, alla presenza del direttore generale Giovanni Falsina, ha voluto pubblicamente esprimere il grazie per gli anni di servizio a Castelverde.

Nel pomeriggio, invece, il Cda della Fondazione ha eletto il nuovo presidente, individuato nella figura di don Claudio Rasoli, entrato nel consiglio di amministrazione su nomina episcopale, dopo che il vescovo Antonio Napolioni, trasferendolo da Paderno Ponchielli dove era parroco, l’ha scelto come collaboratore parrocchiale dell’unità pastorale di Castelverde.

«Ho accolto questa nomina da parte del Cda della Fondazione “Opera Pia SS. Redendore” di Castelverde con un certo timore – commenta don Rosali – per la grande responsabilità e le molte aspettative che comporta, ma anche con tanta voglia di fare e di mettermi in gioco. Entro in punta di piedi in una realtà del territorio con una storia di carità così importante e con un presente estremamente ricco di competenze e umanità. Ringrazio i  consiglieri con i quali mi sono già ritrovato diverse volte: è nata subito una bella intesa sugli obiettivi futuri».

Il pensiero del neo presidente è rivolto anzitutto al personale che «soprattutto in questi mesi di pandemia, ha offerto uno splendido esempio di abnegazione e di professionalità: con loro deve consolidarsi un rapporto di pieno dialogo e di grande fiducia. Ringrazio di cuore il dottor Signorini, che conosco da tempo, il quale lascia l’incarico di direttore sanitario per affrontare una nuova avventura professionale: della sua umanità e del suo valore di medico ne trarranno giovamento i suoi nuovi pazienti. Sono onorato di poter collaborare con il dottor Consolandi che con le sue competenze, il suo ottimo bagaglio di esperienze, ma soprattutto con la sua passione e la sua capacità relazionale sta già dando un’impronta importante alla nostra struttura. Grazie al direttore generale, dottor Giovanni Falsina, e a tutti i suoi collaboratori, per l’amabilità con cui mi sta introducendo a questo nuovo delicato incarico e al parroco don Giuliano Vezzosi con il quale è subito nata una grande sintonia umana e pastorale».

Naturalmente non manca un pensiero riconoscente nei confronti del suo predecessore, don Roberto Rota, che «alla Fondazione ha dato davvero tanto»: «A lui – afferma don Rasoli – va non solo il mio ringraziamento, ma di tutta l’Opera Pia: don Roberto consegna a tutti noi e all’intera comunità di Castelverde una Fondazione sana, solida ed estremamente competitiva sul territorio. A lui l’augurio fraterno di ricco e fruttuoso ministero pastorale».

Rivolgendo il suo saluto don Rasoli non tralascia certo gli ospiti e le loro famiglie: «Oltre ad un caloroso saluto, consegno loro l’impegno mio personale e dell’intero consiglio di amministrazione a continuare a lavorare perché l’Opera Pia sia un luogo sereno e disteso, umanamente e professionalmente ricco, dove al primo posto ci sia sempre la persona con i suoi bisogni umani, relazionali, spirituali».

L’elezione del nuovo presidente non coincide con il rinnovo del Cda, che rimane in carica sino al 2024 ed è formato dal parroco di Castelverde don Giuliano Vezzosi (membro di diritto), Linda Cottarelli (nominata dal vicario generale della diocesi), Francesca Morandi (nominata dal sindaco di Castelverde) e Francesco Longo (componente eletto dagli altri consiglieri) oltre a don Claudio Rasoli (nominato dal vescovo).


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