Olzi (FdI )sul bilancio 2025-2027: ambiente e cultura grandi assenti
Mentre la Giunta comunale continua a sottolineare con insistenza l’equilibrio tecnico-formale del bilancio 2025-2027, i cittadini di Cremona percepiscono con crescente chiarezza la profonda delusione generata dalle scelte politiche adottate. Dietro l’apparente correttezza numerica, infatti, si nasconde una realtà preoccupante: ambiente e cultura, due settori essenziali e strategici per lo sviluppo presente e futuro della nostra città, risultano sostanzialmente trascurati, marginalizzati nelle priorità amministrative e sotto-finanziati.
Un’analisi attenta della relazione sulla Salvaguardia degli equilibri di bilancio, in particolare alla pagina 15, mette in luce un quadro allarmante. Per quanto riguarda la tutela e valorizzazione dei beni e delle attività culturali, per il 2025 è previsto un assestato di 4.667.770,20 euro, ma l’importo impegnato è di appena 55.014,25 euro, pari a circa l’1,18%. Questo significa che, nonostante uno stanziamento economico rilevante, la spesa effettiva impegnata è praticamente nulla, segno di una gravissima mancanza di programmazione concreta, progettualità chiara e, soprattutto, volontà politica di investire in un settore cruciale per il benessere sociale e culturale della città. Fatto del tutto singolare, pensando anche al tentativo dell’assessore Bona di minimizzare l’importanza della Proposta di Legge sulla Liuteria, presentata dal Consigliere Marcello Ventura di Fratelli d’Italia. Questa iniziativa prevede uno stanziamento di ben 100.000 euro per il solo anno 2025, destinati alla salvaguardia e valorizzazione delle competenze artigiane legate alla liuteria, un settore che rappresenta un elemento distintivo e centrale dell’identità cittadina.
Non va meglio per le politiche giovanili e sportive, dove meno del 50% delle risorse stanziate risultano impegnate, confermando un diffuso problema di mancata attivazione delle risorse disponibili. Sul fronte ambientale, a metà esercizio risulta impegnato poco più del 51% delle risorse correnti disponibili, una quota insufficiente se si considera l’urgenza delle tematiche ambientali e l’acceso dibattito nato intorno a come stanziare i fondi derivanti dal risarcimento Tamoil.
Dunque, l’analisi del bilancio conferma che l’ambiente non è considerato una priorità reale da questa Amministrazione: le risorse stanziate rimangono in gran parte non spese, i progetti annunciati non vengono avviati e la cittadinanza resta in attesa di risposte concrete. Questa mancanza di impegno si traduce anche in un aumento della pressione fiscale sui cittadini, che pagano di più senza vedere miglioramenti tangibili nella qualità della vita e nella tutela della città.
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