30 maggio 2025

Opera Pia, continua il progetto "Porto Famiglie" con un ciclo di film all'aperto sulle tematiche della disabilità. L'iniziativa segue le conferenze su cura e relazione degli anziani e fragili

Dopo il ciclo di conferenze sulla cura e la relazione con gli anziani dedicato ai caregivers e ai loro familiari, la Fondazione Redentore di Castelverde continua ad arricchire con una nuova iniziativa il progetto “Porto Famiglie” che ha come capofila il Consultorio UCIPEM di Cremona ed è finanziato da Regione Lombardia con il Fondo per le politiche della famiglia della Presidenza del Consiglio, attraverso la collaborazione di ATS Valpadana.

“Nel mese di giugno – spiega il presidente don Claudio Rasoliproporremo una simpatica rassegna di ‘Cinema sotto le stelle’ con quattro film che tratteranno, da angolature diverse, il tema della disabilità cercando di sfatare tanti luoghi comuni spesso frutto di ignoranza, di pregiudizio e anche di paura. Vogliamo offrire soprattutto alle famiglie con persone con disabilità uno spazio di confronto e riflessione in un clima di distensione e leggerezza: l’invito è aperto a tutti, soprattutto ai membri della comunità di Castelverde nel cui territorio sorge una RSD i cui ospiti sono spesso protagonisti della vita cittadina ed ecclesiale. La serata sarà introdotto da un esperto che permetterà di entrare ancora più in profondità nelle tematiche sviluppate da ogni singolo lungometraggio. Un ringraziamento va alla dottoressa Licia Pini, coordinatrice della nostra RSD, per aver curato questa rassegna, ma anche alla Regione Lombardia, al Consultorio UCIPEM e ad ATS Valpadana per il fattivo sostegno”.

La prima proiezione si terrà mercoledì 4 giugno e il film scelto è “La teoria del tutto”. La pellicola (2014), del regista James Marsh, narra l’avventura umana di Stephen Hawking, scienziato di fama internazionale la cui vita è stata segnata indelebilmente da un disturbo neurologico degenerativo che lo ha portato ad una progressiva riduzione delle autonomie fino a confinarlo su una sedia a rotelle e a costringerlo all’utilizzo di strumenti tecnologici per la comunicazione alternativa aumentativa. Questa condizione che per la maggior parte delle persone è un limite invalicabile e incomprensibile per Hawking, invece, è diventato un trampolino di lancio per sviluppare attitudini straordinarie.

Mercoledì 11 giugno, invece, sarà proiettato “Non ci resta che vincere”, un film del 2018 diretto da Javier Fesser. È la storia di Marco, secondo allenatore di una squadra di basket professionista, costretto a scontare una pena per guida in stato di ebbrezza presso un’associazione sportiva di persone con disabilità. L’uomo deve fare i conti con i suoi iniziali pregiudizi e, attraverso un percorso di sviluppo personale, giunge a comprendere il potenziale umano e sportivo della squadra, portandola a raggiungere i massimi livelli all’interno di un campionato nazionale dedicato a giocatori con disabilità. Il film è recitato da persone con disabilità e sfrutta la naturale simpatia degli attori, pur conservando il massimo rispetto per gli stessi. 

Mercoledì 18 giugno sarà la volta di “La mia vita da zucchina”, un film animazione del 2016 di Claude Barras. Il lungometraggio che si presta al pubblico dei più piccoli, risulta tuttavia di gradevole fruizione, nonché valido spunto di riflessione, anche per gli adulti. È la vicenda di un bambino la cui madre decede a seguito di un incidente domestico causato dallo stato di ebbrezza, costringendolo al trasferimento in una casa famiglia. All’interno di questo contesto il protagonista stringe amicizia con altri bambini provenienti a loro volta da storie familiari difficilissime. La scelta di inserire questo film, nel mezzo di una rassegna dedicata alla condizione di disabilità, muove dalla volontà stimolare la riflessione a proposito della vita all’interno di un contesto residenziale comunitario totalizzante e istituzionalizzante, lasciando lo spazio ad interrogativi su quanto la condizione contestuale di crescita, sociale e familiare, determini i successivi sviluppi identitari e personali.

Ultimo appuntamento, mercoledì 24 giugno, con un classico del cinema americano: “Forrest Gump” del 1994 di Robert Zemeckis. Forrest – magistralmente interpretato da Tom Hanks – è un ragazzo con una condizione di disabilità manifestata fin dall’età evolutiva a causa della quale si scontra con i propri limiti cognitivi e sociali, ma in virtù della quale evidenzia una spiccata sensibilità. Crescendo, egli manifesta alcune abilità straordinarie, superiori alla media della popolazione normotipica, portando quindi lo spettatore a riflettere sull’inadeguatezza e sulla relatività della categoria cognitiva e del termine “disabilità”.

Le proiezioni, su grande schermo, avranno tutte inizio alle 21.15 nel cortile della Fondazione con ingresso in via Gardinali 15. La rassegna è completamente gratuita ed è aperta a tutta la cittadinanza.

 


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