Osservatorio Tamoil: "Diminuisce la contaminazione". Proseguiranno gli accertamenti di controllo in contraddittorio e con la partecipazione delle parti
Si è tenuta nel pomeriggio di giovedì 13 luglio, a Palazzo Comunale, la seduta dell’Osservatorio Tamoil nel corso della quale sono stati illustrati gli esiti delle attività di indagine condotte secondo le modalità consuete, già sperimentate gli scorsi anni e previste dal decreto di costituzione dell’Osservatorio stesso.
Ai lavori, coordinati dall’assessora all’Ambiente Simona Pasquali, hanno preso parte, tra gli altri, i rappresentanti di ARPA, Dipartimento di Cremona-Mantova, della Provincia di Cremona, di ATS Val Padana, della Società Tamoil e delle società canottieri.
Sono stati presentati i risultati delle attività investigative dell'ultimo anno, che hanno interessato le aree interne ed esterne al Deposito Tamoil, eseguite con continuità da alcuni anni a questa parte secondo protocolli analitici e scadenze approvate dagli enti coinvolti nell'ambito del procedimento ambientale. La finalità di tali indagini è il costante presidio e monitoraggio dell’andamento dei sistemi di messa in sicurezza installati nelle aree interne e di riqualificazione delle aree esterne, in particolare delle società canottieri.
Nel corso della seduta i tecnici dell'ARPA hanno illustrato i risultati delle campagne di monitoraggio svolte sulle matrici ambientali, acque sotterranee e soilgas, nonché i contenuti di una relazione, predisposta nell'ambito dell'attività di supporto tecnico scientifico agli Enti, che fornisce un aggiornamento della ricostruzione idrogeologica dell'area dell'ex raffineria e delle aree esterne a seguito delle campagne di misure piezometriche effettuate nei mesi di giugno 2022, marzo e maggio 2023.
Il contenuto della relazione illustrato dai tecnici dell’ARPA, che sarà oggetto di un procedimento dedicato e condiviso tra le parti coinvolte nelle attività di monitoraggio, rappresenta un metodo di elaborazione dei dati, da utilizzare d'ora in poi, che possa garantire un quadro sempre più affidabile dell'andamento della contaminazione, a distanza dalle prime fasi di attività e, soprattutto, in funzione dell'andamento della falda sempre più influenzato dalla variabilità dei cambiamenti climatici.
Il Direttore del Dipartimento ARPA di Cremona-Mantova, Gian Paolo Oneda, ha in particolare evidenziato come gli approfondimenti idrogeologici hanno consentito di condividere con tutte le parti, private e pubbliche, un metodo nella raccolta dei dati idrogeologici che, nella loro ricostruzione, attestano, nel periodo preso in esame, un’efficacia degli interventi in corso. In futuro proseguiranno tali accertamenti di controllo idrogeologico e idrochimico in contraddittorio e con la partecipazione delle parti. “E' rassicurante vedere come l'andamento delle attività di indagine confermi un trend in diminuzione della contaminazione. L’impegno dell’Amministrazione comunale è di mantenere sempre alta l'attenzione verso una situazione che ha impattato in modo significativo l'ambiente cittadino. Il Comune, in sinergia con gli organi tecnici e sanitari coinvolti nel procedimento, continuerà l'attività di controllo finalizzata anche a trovare possibili soluzioni più performanti per accelerare il processo di riqualificazione delle aree interessate, condividendo il percorso con tutte le parti interessate che possa garantire la conoscenza sempre più aggiornata della situazione e la messa in campo di ogni possibile azione a tutela dell'ambiente e della salute dei cittadini”, è il commento dell’assessora Simona Pasquali.
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commenti
Giannk
13 luglio 2023 19:49
Valido. Ancora 2000 o 3000 anni di decontaminazione e ci possiamo costruire un parchetto giochi per bambini!