28 ottobre 2025

Palazzo Comunale, iniziati i lavori per chiudere le buche pontaie sulle facciate di Palazzo Comunale. Intervento per impedire la nidificazione dei piccioni

La valorizzazione del Palazzo Comunale interessa vari aspetti e avviene anche attraverso la messa in sicurezza di alcune sue parti, come l'intervento di restauro e consolidamento strutturale delle arcate, lato piazza del Comune, terminato nei mesi scorsi, nonché attraverso la manutenzione delle facciate. 

Sono infatti iniziati i lavori per la chiusura delle buche pontaie presenti sulla parte più antica del palazzo, così da risolvere il problema della presenza dei piccioni che, nonostante gli accorgimenti presi in passato, continuano ad utilizzarle (le buche pontaie venivano usate per conficcare i pali dei ponti, cioè delle impalcature, usati per completare le costruzioni particolarmente alte. Per realizzarle bastava semplicemente sostituire ad alcune pietre le estremità di travi in legno, che finivano così murate nell'insieme e solo in un secondo momento venivano tolte, lasciando aperta una piccola buca che poteva anche essere colmata). L'intervento è stato autorizzato dalla competente Soprintendenza e l'Amministrazione lo ha finanziato con risorse proprie.

"Un altro importante tassello per rendere sempre più decoroso il cuore della nostra città. Abbiamo atteso la fine del periodo di nidificazione e ora procediamo con la chiusura di tutte le buche pontaie impedendo così, in via definitiva, la futura nidificazione a Palazzo Comunale. L'obiettivo che ci siamo posti è rendere elegante quanto merita la parte più preziosa del nostro centro storico", dichiara Paolo Carletti, assessore con delega alla valorizzazione di Palazzo Comunale. 

 


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commenti


Manuel

28 ottobre 2025 19:44

Il proposito di non incidere sulle nidificazioni, di non sacrificare pulcini, da parte dell’assessore Carletti è quantomeno lodevole. Le precedenti amministrazioni (almeno 35 anni di governo locale) hanno operato in modo disinvolto e contrario, nonostante gli avvertimenti e nonostante l’abuso costituisca reato.
Consiglio l’assessore Carletti di far affiancare all’operaio un naturalista esperto, poiché il Rondone pallido (Apus pallidus) tende a prolungare molto il periodo di nidificazione e dunque, non ci si dovrebbe stupire se ci fossero alcune coppie impegnate nell’allevamento.
Anticipato ciò, come quasi sempre succede, la nostra amministrazione se ne è guardata bene dall’interpellare persone competenti in ambito naturalistico.
È indubbiamente buona cosa tutelare monumenti tanto antichi, preservare salute, decoro, ma se le autorità avessero letto qualcosa di specifico o si fossero fatte consigliare da persone preparate, avrebbero potuto allontanare i piccioni (Columba livia) senza disperdere definitivamente gli Apodidae (Rondone comune e Rondone pallido), uccelli migratori, nidificanti, insettivori, che solo trent’anni fa potevano sostenere, tra i monumenti centrali la città di Cremona, colonie con centinaia di coppie. Avevo stimato come tra Duomo, Palazzo Comunale, Palazzo vescovile, Loggia dei Militi, vi fosse, nei secoli andati, una potenzialità di circa 1000 coppie. L’accoglienza nei confronti degli Apodidae non cambia di certo nel resto della città, dove sempre più cavità e pertugi vengono ostruiti appositamente e nonostante una determina comunale (sindaco Perri, se ricordo bene) che intendeva evitare il continuo calo numerico le due specie in questione.
Oramai il cielo di Cremona non si “offusca“ più causa gli imponenti stormi e i cittadini non saranno più costretti a sollevare il naso verso l’alto per seguire le stridule grida dei Rondoni eccitati.
Speriamo un giorno ci si guardi indietro, si faccia tesoro dei tanti errori commessi a favore di presunti progressi economici, sociali e confidando di potervi ancora rimediare.

Annamaria

29 ottobre 2025 09:29

Condivido ogni singola parola e considerazione.
Quando smetteranno di guardarsi l'ombelico e ammetteranno che per fare interventi (di questo e anche di altro tipo) si deve chiedere a chi è competente prima di muoversi, sarà sempre troppo tardi.
Di sicuro impediranno in via definitiva la nidificazione futura dei rondoni pallidi, i piccioni troveranno certamente posto appena più in la.....
Gli errori del passato (anche recente) come sempre non insegnano nulla.