6 luglio 2025

Piove a monte e il Po recupera una sessantina di centimetri. Resta la magra ordinaria ma lontana dal record del 2022

Le precipitazioni delle ultime ore che hanno interessato tutto il Settentrione (provocando anche le esondazioni di Lambro e Seveso nel vicino Milanese) hanno portato una “boccata d’ossigeno” al fiume Po che, in pochi giorni, è cresciuto di una sessantina di centimetri. Il picco (come evidenziano i dati Aipo) era stato toccato 2 luglio, all’idrometro di Cremona, col Po che era a 7 metri e 40 centimetri sotto lo zero idrometrico. Oggi, domenica 6 luglio,  è passato a 6,80 metri sotto lo zero idrometrico. Un aumento complessivo di 60 centimetri (ma si attende ancora un po’ di acqua da monte) che non è certo da considerare notevole ma è comunque significativo per il periodo, anche in considerazione delle temperature molto elevate, dei continui approvvigionamenti idrici a scopo irriguo e dell’assenza di piogge dei giorni scorsi. In parole povere, e molto semplicemente, il Grande fiume  resta in condizioni di magra ordinaria, ma è ancora sensibilmente lontano dalle quote record del 2022, con una situazione che complessivamente è da tenere monitorata.  Come già evidenziato l’ultima riunione dell’Osservatorio Permanente sugli utilizzi idrici del Distretto del fiume Po ha confermato che il mese di giugno è stato caratterizzato da temperature superiori ai valori tipici del periodo e da precipitazioni, ad eccezione del territorio romagnolo, in generale inferiori alla media (dati aggiornati alla seconda metà di giugno). I volumi invasati nei Grandi Laghi hanno fatto registrare a giugno condizioni di disponibilità in linea ai valori tipici del periodo; per quanto riguarda la neve, alla seconda metà di giugno gli accumuli residuali sono stati in linea o superiori rispetto ai valori tipici del periodo per il territorio piemontese, mentre per Valle d’Aosta e soprattutto Lombardia l’SWE si è attestato su valori al di sotto rispetto ai riferimenti storici. Le portate transitanti nelle principali sezioni del fiume Po sono state caratterizzate da valori mediamente inferiori a quelli tipici del periodo, ma rientranti comunque nella norma.  Le ultime piogge ed i freschi temporali hanno portato accumuli precipitativi significativi al Nord. Ciò nonostante, per quanto riguarda i deflussi superficiali, soprattutto lungo l’asta principale del fiume Po, i modelli restituiscono, per tutte le sezioni considerate, una progressiva riduzione delle portate transitanti.  In tal senso, desta particolare preoccupazione l’andamento della risalita del cuneo salino nei rami principali del Delta del fiume. In particolare, il drastico calo della portata i cui valori, con riferimento alla sezione di Pontelagoscuro, negli ultimi giorni si stanno attestando sotto il valore di 600 mc/s, sta facendo registrare di giorno in giorno sempre con maggiore intensità la risalita di acqua salata dal mare entro i tratti terminali del fiume, con particolare riferimento ai rami del Po di Maistra, Pila, Tolle e Gnocca. 

 La progressiva salinizzazione dell’acqua nel fiume determina l’interruzione, ancora oggi limitata alle prese nei primi 6-7 chilometri dalla foce, delle derivazioni irrigue e di conseguenza l’interruzione del servizio irriguo nelle zone più ad est del comprensorio consorziale, quali le isole di Ca’ Venier e Polesine Camerini, ma anche le zone di Scardovari, Santa Giulia e Bacucco nei comuni di Porto Tolle e Ariano nel Polesine.   Analogamente, destano preoccupazione la situazione nell’area della Provincia di Cuneo, dove a causa delle scarse precipitazioni occorse nell’area nel mese di giugno si è registrata una rapida riduzione dei deflussi, che al momento risultano sotto media, e la situazione nell’area della Provincia di Piacenza, dove le scarse precipitazioni del mese di giugno hanno comportato un rapido abbassamento dei livelli dell’invaso di Mignano, attualmente al 50% della sua capacità.   Pertanto, considerate le risultanze della seduta odierna dell’Osservatorio permanente sugli utilizzi idrici, in cui sono stati condivisi tutti i dati aggiornati e le informazioni disponibili, la severità idrica a scala distrettuale è stata individuata come “Bassa con precipitazioni” con l’eccezione delle seguenti aree:  provincia di Cuneo, per la quale viene individuata una condizione di severità idrica “MEDIA senza precipitazioni” con la possibilità di rilasciare deroghe al DMV/DE al fine di garantire l’approvvigionamento idropotabile;  provincia di Piacenza, per la quale viene individuata una condizione di severità idrica “MEDIA con precipitazioni” con la possibilità di rilasciare deroghe al DMV/DE per i diversi usi. Le deroghe potranno essere rilasciate dall’Autorità competente così come previsto dalle disposizioni nazionali e regionali in materia e in particolare come previsto dalle misure temporanee di salvaguardia di cui al Decreto del Segretario Generale dell’Autorità di bacino distrettuale del fiume Po n. 88/2024 del 29/11/2024, previa comunicazione all’Autorità di bacino distrettuale del fiume Po. Inoltre, considerate le condizioni relative all’area del Delta che continueranno ad essere monitorate nei prossimi giorni, si chiede ai regolatori dei Grandi Laghi, stante il significativo contributo da questi fornito all’andamento dei deflussi lungo il fiume Po, di operare nelle prossime settimane in modo da garantire rilasci adeguati verso il grande fiume, utili ai fini del contrasto alla risalita del cuneo salino.   L’Osservatorio verrà convocato nelle prossime settimane al fine di rivalutare l’andamento della condizione di disponibilità idrica nelle varie aree del Distretto a seguito delle precipitazioni attese. 

Altro problema, in questo caso legato al grande caldo riguarda direttamente le  fattorie lombarde dove le mucche, stressate da alte temperature e afa, stanno producendo in media il 10% di latte in meno rispetto ai periodi normali. Lo evidenzia la Coldiretti Lombardia in riferimento all’ondata di calore inteso che sta interessando in maniera prolungata il territorio regionale. “Con le alte temperature – sottolinea la Coldiretti – le mucche mangiano meno e bevono molto, producendo così meno latte. Il calo attualmente si attesta intorno al 10%, con picchi che possono arrivare fino al 15%. Ciò significa che ogni giorno in Lombardia si producono circa un milione e ottocento mila litri di latte in meno rispetto ai periodi normali. A scongiurare al momento cali più pesanti – precisa la Coldiretti Lombardia – sono le contromisure anti afa scattate nelle fattorie. Per aiutare gli animali a fronteggiare la morsa del caldo, infatti, nelle stalle sono in funzione a pieno ritmo ventilatori e doccette refrigeranti, mentre i pasti sono integrati con sali minerali e potassio, e vengono somministrati un po’ per volta per aiutare le mucche a nutrirsi al meglio senza appesantirsi. Per gli allevatori dunque – conclude la Coldiretti Lombardia – al calo delle produzioni di latte si aggiungono maggiori costi per l’aumento dei consumi di energia”. Tornando infine al fiume Po, è tutto pronto in vista di alcuni eventi in programma nei prossimi giorni. In particolare, venerdì 11 e sabato 12 luglio, a Roccabianca (Parma), si terranno la benedizione delle acque  e la festa sul Po. Venerdì 11, al parco Le Scalette di Stagno Parmense, dalle 20,30 la serata giovani e, sabato 12, alle 18, la messa presieduta dal vescovo di Fidenza monsignor Ovidio Vezzoli con deposizione di una corona di fiori in memoria delle vittime del fiume e la benedizione delle acque del Po nel tratto compreso tra Roccabianca e Motta Baluffi . A seguire la serata gastronomica, ed i fuochi pirotecnici. Sempre sabato 12, a Polesine Zibello, il ritorno della “Zanzalonga…parti Leone arrivi in Gattone” con camminata da Pieveottoville a Polesine lungo la via Alzaia e gli argini del Po, con partenza al tramonto dalla piazza di Pieveottoville e arrivo a Polesine all’area feste. Per l’occasione sarà anche attivo il servizio di bus navetta. Per info e prenotazioni, tel. 3316438907 (dopo le 18).  Infine venerdì 18 luglio, dalle ore 9,45 alle 13 ad Adria (Rovigo), presso il Comune, Sala Federighi, Corso Vittorio Emanuele II 49, AIPo organizza l'evento "Rinaturazione dell'area del Po - Interventi e progetti in Veneto" incontro pubblico sull'Investimento finanziato dal PNRR - Next Generation EU.

Eremita del Po

 

Paolo Panni


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