18 ottobre 2025

PNRR, la Lombardia conferma la propria leadership: il 98% dei cantieri è operativo per un valore di 2,2 miliardi di euro

La Lombardia conferma la propria capacità di gestire i progetti del PNRR. Dei 99 cantieri lombardi monitorati al 30 giugno 2025, per un valore complessivo di 2,2 miliardi di euro, il 98% è in corso di realizzazione con un avanzamento medio del 30%. Solo 11 cantieri non sono ancora partiti, rappresentando meno dell’1% del valore totale.

Nel 2024, in Lombardia, sono state aggiudicate 2.817 gare per un totale di 6,6 miliardi di euro. Nei primi sei mesi del 2025 si registra una crescita del 19,3% nelle aggiudicazioni, con le imprese lombarde che mantengono una forte presenza vincendo il 68% delle gare nel primo semestre.

Questi i principali dati del secondo rapporto “Il mercato delle opere pubbliche per le imprese di costruzioni nelle province della Lombardia 2019-2025”, promosso da ANCE Lombardia e realizzato da CRESME Europa Servizi, presentato il 14 ottobre presso la sede dell’Associazione a Milano.

Focus provincia di Cremona
Nel 1° semestre 2025, in provincia di Cremona torna ad aumentare il numero medio di partecipanti alle gare, in linea con il trend regionale. Tornano ad aumentare anche i ribassi: dal 9,8% nel 2023, al 14,7% nel 2024, al 13% nel 1° semestre 2025.

Nel triennio 2022-2024, le imprese della provincia di Cremona hanno vinto il 18% delle gare e il 17% degli importi; nel 1° semestre 2025 la quota è del 15% delle gare e 11% degli importi.

Dal 2022, i tempi di affidamento dei lavori si attestano sotto i 3 mesi. In provincia di Cremona, i tempi di affidamento si sono ridotti da 7 mesi (bandi prima del 2019) a meno di 3 mesi (bandi dal 2022). Dal 2024 si rilevano tempi leggermente più lunghi rispetto alla media lombarda.

Nel 1° semestre 2025, le opere medie e grandi rappresentano l’84% della spesa, mentre le opere di importo inferiore a 1 milione costituiscono il 78% delle gare. In provincia di Cremona, il 63,5% delle gare (per il 46% della spesa) è affidato con procedura negoziata.

Gli enti territoriali rimangono i principali committenti di lavori pubblici: 481 gare nell’intero periodo di osservazione (6,5 anni) contro 130 gare dei gestori locali e nazionali di reti e infrastrutture e 11 gare degli enti nazionali.

Nell’ambito della programmazione PNRR-PNC per la provincia di Cremona, agli enti territoriali spetta il 52% degli importi in gara (circa 110 milioni di euro), ai gestori di reti e infrastrutture il 43% (90 milioni) e agli enti nazionali il 5% (circa 10 milioni). Sono stati monitorati 5 cantieri distribuiti su tutto il territorio, da Casalmaggiore a Cremona e Crema.

Dichiarazioni dei presidenti
“I dati che emergono dalla ricerca del CRESME – dichiara il Presidente di ANCE Lombardia, John Bertazzi – evidenziano l’impegno delle imprese per portare a termine il PNRR nei termini previsti. Certo, il lavoro non è concluso: in questo ultimo anno saremo chiamati a compiere un grande sforzo per completare lavori che, in molti casi, sono stati consegnati in ritardo per ragioni non dipendenti dalle imprese. La maggior parte delle opere è stata realizzata da Piccole e Medie Imprese, che in questi anni si sono strutturate investendo in risorse e maestranze. Ora è necessario guardare avanti, a quello che potrà accadere dopo il 2026, per fare tesoro di quanto accaduto e non disperdere il patrimonio costruito.”

Le Piccole e Medie Imprese sono l’ossatura del nostro sistema industriale ed anche di ANCE Cremona e meritano un sostegno concreto – dichiara Giovanni Musoni, Presidente di ANCE Cremona – È fondamentale garantire la loro partecipazione agli appalti pubblici, facendo rispettare l’obbligo di realizzare le opere per lotti funzionali, norma prevista dalla normativa europea e spesso non applicata.

Ci attendono sfide cruciali: dalla manutenzione costante delle infrastrutture e del patrimonio pubblico, fino allo sviluppo di nuove opere come il Social Housing previsto dalle linee guida europee 2028-2034. Dobbiamo agire subito, valorizzando l’esperienza acquisita negli ultimi anni, per affrontare con competenza le nuove opportunità. Le nostre associate che fanno lavori pubblici sono significative, hanno una storicità e la capacità anche di costituire ATI o Consorzi e ciò le rende competitive sul mercato dei Pubblici Appalti non solo a livello lombardo, ma nazionale. A noi associazione di categoria spetta supportarle e sostenerle nel loro lavoro a favore dello sviluppo del territorio ed anche dell’impiego di numerose maestranze locali. È un impegno imprenditoriale e sociale.”


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