14 marzo 2023

Ponte sul Morbasco ancora distrutto. Tomasoni: "Sono passati 8 mesi, quando verrà riparato?". Comune: "Siamo al corrente, programmeremo l'intervento in base a budget e priorità"

Dopo la forte tromba d'aria che nello scorso luglio ha creato danni ingenti in tutta la provincia, i privati sono ricorsi subitaneamente ai ripari con assicurazioni e riparazioni. Ad oggi il Ponte sul Morbasco di Viale Po rimane ancora nella medesima condizione in cui versava dopo i danni subiti dal maltempo. Come ci segnalano diversi lettori, non è un bel biglietto da visita per la città. Torna, tra gli altri, ad occuparsene Matteo Tomasoni, ex presidente del comitato di quartiere Po:

"Causa il temporale ed il forte vento sul viale Po il 4 luglio scorso è stato abbattuto in buona parte il muretto che protegge dal Morbasco. Come si evince dalle immagini, non si è ancora intervenuti al ripristino regolare. Sono trascorsi ormai quasi 6 mesi. A favore della sicurezza e del decoro chiedo cortesemente la tempistica dell'intervento. Invio per conoscenza al vice Sindaco Virgilio, agli assessori Pasquali, Zanacchi e all'ing Pagliarini.

Così la risposta di Spazio Comune: 

'Buongiorno sig.Tomasoni,

in riferimento a sua segnalazione in oggetto il settore Mobilità ha comunicato di essere al corrente dell'attuale situazione che, per ora è stata messa in sicurezza con transenne provvisorie in attesa di ripristino che verrà programmato in relazione al budget disponibile ed alle priorità d'intervento'.

Non si è intervenuti in nessun modo.

Di certo un pessimo biglietto da visita per uno degli ingressi della nostra città. Nel frattempo sono trascorsi più di 8 mesi e ancora non si conosce la tempistica dell'intervento."

Angelo Grandi, lo storico del XIX secolo, parlando del Morbasco e raccontandone la nascita dalla sorgiva di Paderno Ponchielli, arriva a parlare del cavo che arriva in città: da Cavatigozzi "piega verso Cremona nel territorio dei Corpi Santi di Porta Po, passa sotto il bel ponte che congiunge il nuovo magnifico viale...". Il ponte risale infatti al 1854 (inaugurato nel 1855) e nel  giugno 1857 viene collaudata la nuova strada Passeggio che, però, viene pesantemente danneggiata nell'ottobre da una disastrosa piena del Po che impone un generale riordino di tutti gli argini per eliminare i fenomeni di corrosione, operazione che viene completata nel 1861. Il viale era allora denominato "Passeggio al Po" quando dalla porta si prolungava in avanti fino al dazio. L'immagine dello splendido quadro del Vertua che proponiamo dà proprio l'idea dell'eleganza del passeggio dalla vecchia porta (dove adesso c'è piazza Cadorna) fino al viale. Il progettista di quel ponte forse fu Vincenzo Marchetti. Dunque un'opera che ha  almeno 168 anni. Per questo va subito recuperata. Come scrive l'architetto Michele De Crecchio, il fabbro che realizzò quell'opera appartenenva al ramo femminile della famiglia Groppali, e si chiamava Beniamino Ghilardotti. Abitava nel palazzo all'angolo tra l'attuale via Massarotti e Porta Po. Contro il parere della famiglia Groppali, possidenti terrieri e fornaciai, il Ghilardotti si innamorò del lavoro dell'arte della lavorazione del ferro e delle possibilità artistiche date da quel materiale così malleabile. Probabilmente, oltre al ponte sul Morbasco, Ghilardotti realizzò a Cremona altre opere sia sui palazzi liberty che sulle cancellate. Cremona in quel periodo aveva bravissimi artigiani cementisti e fabbri.


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commenti


alfredo

14 marzo 2023 11:29

già segnalato più volte, è semplicemente una VERGOGNA

Mariateresa

14 marzo 2023 12:32

Il signor Tomasoni ha proprio ragione! È una persona che vuole davvero bene alla città di Cremona e alla sua immagine e non si perde mai di coraggio davanti alle inefficienze, alle lungaggini burocratiche e alle risposte evasive delle Amministrazioni pubbliche che non danno mai risposte concrete e, a mio parere strettamente personale utilizzano le risorse economiche in opere meno indispensabili.

François

14 marzo 2023 13:35

Infatti la priorità è rappresentata dai totem e dalle banderuole...

Fiore

14 marzo 2023 13:53

Tra strade trascurate dissestate, scarsa pulizia stradale, illuminazione stradale fioca, opere pubbliche che si trascinano con tempi biblici, imbrattazioni varie...il ns caro sig.Sindaco dovrebbe attivarsi maggiormente...

Marcella Fenti

14 marzo 2023 16:49

In questo articolo vedo errori che derivano da precedenti articoli scritti a partire dal crollo del ponte: il progettista non è Marchetti ma è l'ingegnere Turchetti. Il ponte non è stato inaugurato nel 1855 ma nel '57. In quanto al fabbro esecutore dell' opera ho qualche dubbio - e mi perdoni l'architetto e professor De Crecchio - perché il suo nome non compare nelle notificazioni dei fabbri presso la Camera di Commercio di Cremona di metà '800, anche se è possibile che le notifiche non fossero obbligatorie.
Il fabbro esecutore avrà assemblato solo i pezzi raffiguranti i delfini frutto di una fusione in ghisa.