5 marzo 2025

Primaria di Cavatigozzi, si apre uno spiraglio dopo l'incontro tra l'assessore Roberta Mozzi e il dirigente dell'UST Imerio Chiappa

L'apertura arrivata dall'Ufficio Scolastico Territoriale di Cremona, che va ad aggiungersi alla presa di posizione netta dell'assessore all'Istruzione Roberta Mozzi e alle oltre 700 firme raccolte tra i cittadini dai componenti del Comitato di Quartiere 3 e la petizione lanciata nei giorni scorsi su Change.org da un gruppo di genitori, vanno nella direzione che tutti, Comune per primo, stanno sperando. Il rischio che non sia attivata la classe prima della scuola primaria di Cavatigozzi – per mancato raggiungimento ad oggi del numero minimo di iscritti necessario – potrebbe essere scongiurato.

È quanto emerso anche durante l'incontro avvenuto questa mattina fra il dirigente dell'UST (Ufficio Scolastico Territoriale) di Cremona, Imerio Chiappa, l'assessora all'Istruzione Roberta Mozzi, e la dirigente del Settore Politiche Educative del Comune, Silvia Bardelli, che si sono fatte portavoce delle istanze di genitori e cittadini del Quartiere 3 di Cavatigozzi.

"Nel corso del colloquio – spiega l'assessora Mozzi - abbiamo fatto presente l'importanza della scuola come servizio per i bambini e le famiglie non soltanto residenti a Cavatigozzi, ma anche nelle zone limitrofe. Inoltre, abbiamo sottolineato il ruolo di questa scuola come presidio sociale in un quartiere che vede in essa la sua continuità e una garanzia per le nuove generazioni". L'assessora ha ribadito, come già comunicato pochi giorni addietro, che sarebbe necessario superare una logica puramente numerica in merito alla formazione della classe prima per il prossimo anno scolastico perché "la scuola non può ridursi a una mera questione di numeri".

Il dirigente dell'Ufficio Scolastico Territoriale ha fatto presente che nel territorio sono diverse le situazioni assimilabili a quella di Cavatigozzi, ma ha assicurato che non c'è alcuna preclusione, una volta acquisiti i numeri complessivi e l'assegnazione delle risorse in termini di personale da parte dell'Ufficio Scolastico Regionale, ad autorizzare la formazione delle classe in deroga alla disposizione che fissa in 15 il tetto minimo. Sino a quel momento, con ogni probabilità alla fine aprile, non può però dare una risposta definitiva.

"Allo stesso tempo – prosegue Roberta Mozzi – il dirigente Imerio Chiappa si è detto disponibile a continuare il confronto con il Comune, anche per ragionare sugli scenari futuri, e ha ribadito l'importanza, ai fini del mantenimento della classe prima di Cavatigozzi, di trovare almeno altre due iscrizioni, cosa che darebbe la certezza della concessione della deroga".

Per evitare la chiusura anche il dirigente scolastico Daniela Marzani si sta impegnando a sostenere la formazione della classe, lavorando su quanto di sua competenza, cioè le iscrizioni.

"Ritengo - conclude l'assessore - che, nonostante non sia pervenuta una risposta definitiva, l'atteggiamento di apertura dimostrato da dirigente Chiappa sia un dato certamente importante".


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commenti


Michele de Crecchio

6 marzo 2025 13:06

Come "antico" amministratore del comune di Cremona non posso che augurarmi un felice esito della vicenda. Dal 1975 ebbi infatti l'onore, in qualità di assessore, di collaborare con l'indimenticabile Sindaco Emilio Zanoni per finalmente restituire a condizioni decorose lo storico complesso comunale della "ex-Badia" cistercense di Cavatigozzi, complesso da circa un secolo praticamente abbandonato da attenzioni comunali e ormai, in pratica, ridotto ad una sorta di degradata "corte dei miracoli". Era tipica attitudine di tale Sindaco intuire e saper valorizzare il significato civile, sociale e culturale di certe operazioni di recupero edilizio (oggi, più retoricamente, le si definirebbero di "rigenerazione urbana"). Dopo non poche iniziali incomprensioni, l'operazione, proposta dal Comune, fu condivisa anche dalla autorità ecclesiastica, alla guida della quale erano giunte due illuminate personalità come il vescovo Assi e il parroco Danini.