Pulizia straordinaria per i busti risorgimentali del Comune: tornano a splendere le figure di Pietro Vacchelli, Giovanni Cadolini ed Ettore Sacchi
Dopo il recente restauro degli affreschi sotto il porticato del Palazzo Comunale e il discusso intervento di rinforzo dei quattro archi, questa mattina si è proceduto alla pulizia e valorizzazione dei busti commemorativi all’interno del Cortile Federico II.
I memoriali di Pietro Vacchelli, Giovanni Cadolini ed Ettore Sacchi (quest'ultima probabilmente ancora da ultimare), da tempo segnati da incuria e depositi di smog, sono stati riportati al loro originario splendore grazie a un intervento di manutenzione straordinaria condotto dal Comune.
Ricordiamo come diversi cittadini e membri dell’opposizione nei mesi scorsi hanno lamentato il ritardo con cui si è proceduto alla manutezione di uno spazio ampiamente utilizzato per gli eventi cittadini, sottolineando come per anni il cortile – pur essendo uno dei luoghi storici più simbolici della città – sia stato lasciato in uno stato di abbandono e degrado.
Pietro Vacchelli, Giovanni Cadolini ed Ettore Sacchi furono tre figure cremonesi di spicco del Risorgimento e dell’Italia unita.
Pietro Vacchelli (1837-1913) fu un garibaldino, politico e promotore di importanti opere pubbliche. Partecipò alle campagne del 1859 e del 1860 con Garibaldi e, da deputato, si distinse per l’impegno nello sviluppo dell’agricoltura e dell’irrigazione, soprattutto con la realizzazione del Canale Vacchelli, che trasformò l’economia del territorio cremonese. Giovanni Cadolini (1830-1917), anch’egli patriota, prese parte alle principali battaglie del Risorgimento, dalla difesa di Roma del 1849 alla spedizione dei Mille. Fu poi deputato e senatore del Regno, ma anche ingegnere impegnato in grandi opere idrauliche, come la bonifica delle Valli di Comacchio e la sistemazione del Tevere a Roma. Ettore Sacchi (1851-1924), più giovane, fu un avvocato e leader del Partito Radicale. Deputato dal 1882, divenne Ministro in vari governi, distinguendosi per le sue posizioni laiche e riformiste. Difensore dei socialisti nei processi politici, cercò di coniugare giustizia e pacificazione nazionale, anche durante la Prima guerra mondiale, pur pagando un alto prezzo politico per le sue idee.
Insieme, rappresentano tre diverse sfaccettature del processo di costruzione dello Stato italiano: la lotta per l’unità, lo sviluppo del territorio e l’evoluzione democratica e sociale.
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commenti
Natalina
1 settembre 2025 14:35
Non dovrebbe essere una notizia.