8 luglio 2025

Quarta serata dello Stauffer Festival all’insegna di insoliti abbinamenti: Catalano, Dolci e Paruzzo svelano affascinanti trame musicali tra contrabbasso, violino e pianoforte

A riempire di fascino l’aria del Giardino di Palazzo Stauffer è stato il concerto “Gran Duo”, che ha visto protagonisti Sofia Catalano al violino, Edoardo Dolci al contrabbasso e Roberto Paruzzo al pianoforte. 
“Tra il monte e la profonda vallata” scrive Hindemith nell’incipit di una celebre partitura, poche parole che danno una chiave di lettura quasi visiva a una serata che si è prefissata l’obiettivo di svelare insolite e vive relazioni tra due strumenti che raramente condividono lo stesso palcoscenico da solisti.

Non si è trattato di un semplice concerto, ma di un avventurarsi musicalmente attraverso epoche, stili e tecniche strumentali, in un programma pensato per mettere in luce affinità nascoste e contrasti tra i registri più estremi dei quattro archi moderni.

A rompere il silenzio iniziale, l’“Introduzione e Bolero” del musicista cremasco Giovanni Bottesini, pagina brillante che ha offerto a Dolci l’occasione per svelare un contrabbasso virtuosistico e cantabile, in grado di muoversi sinuosamente tra colori ritmi spagnoli e rimandi al “bel canto”.
 Autore spesso sottovalutato, il nostro quasi-concittadino fu fautore di importantissime innovazioni tecniche per il suo strumento (tanto da essere considerato l’equivalente di Paganini per il contrabbasso), coniugando bravura e lirismo.

A seguire, il tono si è fatto più severo e riflessivo con la Sonata per contrabbasso e pianoforte di Paul Hindemith, brano solido e intellettualmente denso, in cui Paruzzo ha saputo guidare l’impalcatura armonica con equilibrio, mentre Dolci ha restituito con rigore e profondità la scrittura intensa e stratificata del compositore tedesco. Imbattersi in questo brano è una rarità ma anche un piacere, il compositore tedesco ha composto questo brano dall’organico inconsueto anche per la volontà di dare una sonata in duo a ogni formazione, anche le più impensate.

Il testimone è poi passato a Sofia Catalano, che ha affrontato con grande temperamento l’impervia Sonata n. 3 per violino solo di Eugène Ysaÿe. Un’esecuzione di grande tensione espressiva, in cui Catalano ha saputo coniugare slancio virtuosistico e con rapsodica libertà, tenendo viva l’attenzione del pubblico dall’inizio all’ultima arcata.

Il programma ha poi virato verso una dimensione più lirica e tradizionale con due pagine di Henryk Wieniawski: la Légende op. 17, cesellata con vigore e intensità, e la Polonaise op. 4, in cui la violinista ha saputo liberare la vena brillante e teatrale della scrittura, sempre ben sostenuta da Paruzzo.

A concludere la serata, in un ideale ritorno al punto di partenza, è stato ancora Giovanni Bottesini con il suo celebre Grand Duo Concertante per violino, contrabbasso e pianoforte: pagina spettacolare, virtuosistica e al contempo cameristica, che ha restituito pienamente il senso del titolo “Gran Duo”, con un equilibrio perfetto tra i due archi e il pianoforte, in una continua alternanza di ruoli e prospettive sonore.
 Ottima la performance del trio: il contrabbasso, attraverso le mani di Dolci, ha mostrato al pubblico una vasta gamma di sfumature, timbri e colori, dalla profondità della quarta corda ai suoni più estremi nel registro acuto (senza mai risultare sgraziato o volgare).
La violinista Catalano si è mossa con agilità tra virtuosismi e lirismo di stampo operistico con sprezzante bravura. 
Elegante e mai sopra le righe Paruzzo nel ruolo di accompagnatore (e solista nel caso di Hindemith) che ha saputo gestire i complessi equilibri, soprattutto nell’esibizione in trio.

Regalati due fuoriprogramma che hanno dato ulteriore colore a un programma già variegato: una trascrizione di Dolci del brano di Pablo Casals “El cant dels ocells” e un tango di Piazzolla.

Ultimo sfavillante appuntamento dello Stauffer Summer Music Festival in Auditorium venerdì 11 alle 21. Per l’occasione si esibirà lo Stauffer String Ensemble diretto da John Axelrod.

 

Filippo Generali


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