27 marzo 2025

Raccolta firme Tamoil, depositate le 825 firme dei cremonesi raccolte in 7 giorni. "Un record per Cremona. La miglior risposta al Presidente del Consiglio Comunale"

Sono state depositate giovedì mattina le firme raccolte dal comitato spontaneo che sabato scorso si è riunito davanti alla sede di Spazio Comune per dare vita alla petizione popolare contro la proposta della giunta di utilizzare i fondi del risarcimento Tamoil per opere di riqualificazione dei giardini di Piazza Roma. In tutto, nell'arco di pochi giorni, sono stati 825 i cremonesi che hanno aderito alla petizione e firmato il modulo, a partire da chi sabato 22 era in piazza Stradivari nonostante la mattinata di pioggia intensa, ma non solo, perchè l'iniziativa si è poi allargata a macchia d'olio e in modo autonomo con numerose adesioni anche al di fuori del presidio in piazza. 

"E' stato un record per la città di Cremona, non si è mai registrata un'adesione così alta di cittadini per una raccolta firme -commenta Sergio Ravelli, uno dei promotori dell'iniziativa- la petizione con queste, che sono firme vere, è una forma istituzionale di partecipazione popolare ed è la migliore risposta all'ufficio di presidenza del Consiglio Comunale. Ora ne prenda atto e dia ai Cremonesi una risposta. Cremona ha ottenuto questi fondi grazie all'azione intrapresa da due privati cittadini e per la prima volta un processo per disastro ambientale contro una multinazionale è giunto al termine con una condanna ed il conseguente risarcimento"

Alle 11 dunque il gruppo del comitato spontaneo composto da Sergio Ravelli, Gino Ruggeri, Luigi Lipara ed Ezio Corradi, si è recato all'ufficio protocollo del Comune per depositare le firme raccolte in questi giorni: documentazione consegnata e protocollata con le firme raccolte fino ad oggi, anche se la petizione proseguirà almeno fino al 31 marzo.

"Questa è una giornata importante per chi la partecipazione la pratica nel concreto. A noi pare che la proposta depositata oggi sia molto più chiara rispetto a quanto abbiamo letto sulle cronache dell’Ufficio di Presidenza di ieri - spiega Lipara - A memoria di molti di noi, la raccolta di un simile volume di firme in una sola settimana non si era mai vista. La nostra iniziativa ha semplicemente fatto emergere le istanze di una città che non vuole rinunciare a lottare ancora contro il disastro ambientale accertato con sentenze definitive. Anziché interrogarsi su quali siano le sfumature del concetto di “investimenti ambientali”, 825 cittadini chiedono con forza alla politica di non sottovalutare che qui, oggi, non assistiamo all’operazione velleitaria di qualche ambientalista scapestrato, bensì alla mobilitazione spontanea di tantissimi cittadini di ogni classe sociale e orientamento politico che hanno contribuito a far crescere la diffusione della petizione mettendosi personalmente d’impegno"

Un'iniziativa dunque molto partecipata e condivisa, tenuta volontariamente lontano dai canali social "che avrebbero dato più viralità alla raccolta, ma che noi abbiamo scelto di evitare perchè abbiamo voluto portare delle firme vere, su fogli di carta vissuti e passati di mano in mano, per dare ancora più forza alla nostra proposta" ha spiegato ancora Lipara, che aggiunge "Quando si leggono i nomi di personalità che ricoprono o hanno ricoperto incarichi pubblici accanto a quelli di operai, insegnanti, esercenti, artigiani, casalinghe, studenti e pensionati si ha il dovere di fermarsi, mettersi in ascolto e farsi carico di tali istanze. La città più inquinata d’Europa non ammette errori e chiede di valorizzare ogni singolo euro a disposizione destinandolo ad interventi che determinino miglioramenti ambientali “significativi e permanenti”. Ciò è possibile, per esempio, tramite l’attrazione di finanziamenti specifici che prevedano l’impiego di queste risorse come quota di cofinanziamento".

Nel frattempo, ieri si è riunito l'Ufficio di Presidenza per discutere della nuova delibera in sostituzione di quella del 2019, al termine del quale la votazione ha visto il voto favorevole della maggioranza e di Maria Vittoria Ceraso per la minoranza, Forza Italia ha votato contro mentre hanno scelto di astenersi Novità a Cremona, Fratelli d'Italia, Lega e Cinque Stelle, decisione dettata dal fatto che, stante la proposta di modifica della delibera, i gruppi hanno preferito non esprimere un voto prima di conoscere nel dettaglio quello che sarà il nuovo testo della delibera in via di modifica e che sarà proposta nel consiglio comunale di lunedì prossimo.

Tre i punti su cui è stato chiesto l'emendamento alla delibera del 2019. Il primo è l'allargamento del tavolo, oltre che all'ufficio di presidenza, anche alla presidente della commissione ambiente e della commissione di vigilanza. Indispensabile poi il vincolo della destinazione d'uso dei fondi per opere di significativo impatto ambientale e in aggiunta l'inserimento di figure e associazioni della società civile che hanno contribuito all'ottenimento del risarcimento.

Ora maggioranza e opposizioni stanno lavorando per firmare insieme un emendamento condiviso, un'intesa politica che lunedì potrebbe essere approvata coi voti di entrambe le parti.
"Stiamo facendo un importante lavoro su questo emendamento per trovare una sintesi politica su un tema complesso" ha spiegato Alessandro Portesani. "Raggiungere un'intesa politica sarebbe un segnale importante per un'intesa bipartisan sul futuro dell'ambiente e della salute di Cremona e dei suoi cittadini".

 

Michela Garatti


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