Rimossa la "casupola" sulla tomba del Templare di Largo Boccaccino. La tomba è stata riempita e sarà coperta. Una cartellonista ad hoc spiegherà il ritrovamento
Si chiude la tomba del templare in Largo Boccaccino. Da questa mattina alcuni tecnici sono al lavoro per rimuovere la "casupola" che per oltre 5 anni ha protetto la sepoltura. Sulla tomba in mattinata è stata poi messa sabbia e materiale per coprirla e conservarla. Toccherà quindi al Comune rimettere il porfido dove era stato rimosso per consentire lo scavo archeologico guidato da Gianluca Mete con l'équipe della Sovrintendenza. Il Comune provvederà a collocare una speciale cartellonistica di spiegazioni sul ritrovamento a favore di curiosi, storici e turisti.
La tomba è lì da mille anni, riscoperta nel febbraio 2020 durante i lavori per portare il teleriscaldamento in Cattedrale e "protetta" con una copertura provvisoria che ne impedisce la vista in attesa della soluzione definitiva (cioè la copertura). Sull'antica tomba dipinta di bianco vicino alla facciata settentrionale della Cattedrale spiccano croci simili a quelle dei Cavalieri Templari, una simile sepoltura mai era stata trovata nella nostra città. "A protezione della tomba è stata posta una copertura volta a garantirne la conservazione e che solo temporaneamente verrà a turbare la bella vista di questo lato della Cattedrale e del Torrazzo".
Sulla "casupola" c'erano le foto dello scavo e della tomba con due schede di storia ma nessuno l'ha più vista.
Per tanti il ritrovamento è stato classificato come la tomba di un cavaliere templare anche se la dottoressa Serena Strafella, specializzata in questo tipo di iconografia, interpellata dalla Soprintendenza fu molto più cauta sull'attribuzione, affermando: "Forse il dettaglio di maggiore interesse della sepoltura di largo Boccaccino risiede nella evidente presenza di incisioni eseguite con uno strumento appuntito sull’intonaco ancora fresco, un particolare che richiama da vicino questo tipo di croci, che talora presentavano, oltre all’alternanza cromatica, anche una linea di demarcazione incisa nell’intonaco fresco, usata come “linea guida” per marcare le due diverse cromie (solitamente rosso e bruno o rosso e giallo ocra). Nel caso della tomba di Cremona, la presenza di queste incisioni in una croce che in realtà è monocroma, potrebbe indicare un legame, forse non solo cronologico, con una tipologia di croce che tra il IX e l’XI secolo conosce una larga diffusione negli ambienti dell’alto clero milanese e in ambito benedettino”, aggiugendo "è possibile affermare che le caratteristiche della decorazione dipinta, per quanto finora noto sul tema, orientano a ritenere che la sepoltura sia databile non prima del X secolo, né si ravvisano elementi a favore di una presenza templare, pure ipotizzata da fonti locali subito dopo il rinvenimento”.
Il ritrovamento suscitò molta curiosità e la notizia fece in fretta il giro d'Europa. Ricordiamo che una sola tomba templare è stata scoperta finora inel nord Italia, a Verona. La tomba purtroppo era già stata svuotata sia del corpo che dell’eventuale corredo (tutti i templari venivano sepolti con la spada). Asportato quasi completamente anche il fondo. Probabilmente la tomba è stata manomessa quando si è realizzata la recinzione del cortiletto del Torrazzo. Ricordiamo che la stanza tombale si trova proprio sotto la facciata più antica della Cattedrale, quella settentrionale, su cui ci sono diversi simboli Templari tra cui le croci più antiche e quelle a otto punte del secolo XIII. Non ci sono documenti che dicano come i Templari abbiano finanziato la costruzione della Cattedrale ma l’ipotesi circola da tempo ed è stata avanzata – tra l’altro – da monsignor Franco Tantardini. D’altra parte fin dal 1164 è testimoniata la presenza in città dell’ordine dei Templari.
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