19 aprile 2022

Sabato in città la rete Ambiente regionale e un convegno con esperti su inquinamento ambientale, polveri sottili e Covid

Sabato 23 aprile si ritroveranno a Cremona numerose associazioni e molti comitati impegnati in tutta la Lombardia sui temi della salute e dell’ambiente, in particolare per scambiare esperienze e difficoltà nel raggiungere gli obiettivi  della riduzione delle emissioni di Co2 e gas climalteranti previsti dalla stessa Unione Europea. Al centro del confronto l’inquinamento dell’aria e l’individuazione delle cause su cui intervenire. E’ la prima volta che così tante realtà del volontariato ambientale e sociale si ritrovano dopo le restrizioni del Covid e soprattutto scelgono come sede Cremona, la seconda città più inquinata d’Europa per Pm2,5. 

Tali realtà hanno scelto solo pochi mesi fa di coordinarsi a livello regionale nella Rete Ambiente Lombardia, sia per sperimentare sul terreno dell’ecologia integrale una collaborazione più profonda tra credenti e non credenti, tutti interessati alla salvaguardia del Pianeta, la nostra Casa Comune; sia per dare alle lotte ambientali in corso una dimensione più ampia e pesare maggiormente sui decisori politici e sulle Istituzioni; sia per rappresentare nella vita democratica l’urgenza di una nuova visione e di una svolta ecologica e sociale radicalmente innovativa  . Le associazioni e i comitati che ne fanno parte su base volontaria non rinunciano alla propria identità, storia, missione specifica ma cercano di trovare convergenze e soluzioni condivise a gravi criticità che le Istituzioni locali e i diversi partiti faticano ad affrontare sia a livello locale che regionale e nazionale. 

Non sfugge a nessuno che la guerra in corso nel cuore dell’Europa dovrebbe spingerci a rendere l’Italia più indipendente rispetto alle fonti fossili, gas compreso, e dunque ad accelerare la transizione ecologica ed energetica verso le fonti rinnovabili e l’efficienza energetica. Così come è evidente che la corsa al riarmo convenzionale e nucleare aumenta le divisioni sul piano internazionale e diminuisce le risorse disponibili per raggiungere gli obiettivi dell’Agenda 2030 dell’ONU che unifica obiettivi ambientali e obiettivi di giustizia sociale.   

Il nodo tra scelte dell’ecologia integrale e ritardi della politica sarà affrontata nell’incontro di sabato mattina presso l’Oratorio di Cavatigozzi, quartiere scelto non a caso come emblema del difficile rapporto tra Amministrazioni e democrazia partecipata, tra ambiente e lavoro, tra interessi economici  consolidati ed esigenze dei cittadini. 

Il secondo momento del programma prevede una ricognizione dei luoghi della periferia industriale e ambientale della città, per concludersi nell’area della Tamoil. 

Il terzo momento, pubblico e aperto a tutti, si svolge presso il Salone Bonomelli del Centro Pastorale Diocesano in via Sant’ Antonio del Fuoco, sempre a Cremona, in centro città a partire dalle ore 14,30. Un vero e proprio Convegno medico-scientifico che Rete Ambiente Lombardia ha voluto organizzare in collaborazione con Onde nel Gerundo, sezione territoriale dell’Istituto Ramazzini di Bologna. Il coordinamento operativo è stato affidato agli Stati generali Clima, Ambiente, Salute della provincia di Cremona.

L’intenzione è quella di promuovere una conoscenza più approfondita e dunque scientifica del grave fenomeno dell’inquinamento dell’aria e del rapporto tra poveri sottili e aggravamento delle condizioni di salute da Covid-19. L’obiettivo quello di individuare tutte le possibili politiche economiche, sociali e sanitarie per prevenire piuttosto che curare. Dunque abbattere l’inquinamento dell’aria che respiriamo individuando le cause della mal’aria e chiedendo alle Istituzioni regionali e locali di intervenire su di esse con rigore ed efficacia. Troppe misure adottate finora sono risultate poco efficaci perché di fatto hanno ignorate le cause. Ecco allora l’importanza delle indagini epidemiologiche in corso e non ancora terminate; così come l’importanza di avere Enti di controllo che siano davvero indipendenti. In questo quadro ancora molto critico si inseriscono i relatori.  

Il dott. Daniele Mandrioli, direttore del Centro di ricerca Cesare Maltoni dell’Istituto Ramazzini, aprirà i lavori provando le relazioni che intercorrono tra inquinamento dell’aria e maggiore gravità di Covid-19. Seguiranno comunicazioni del prof. Roberto Lucchini, docente di medicina del Lavoro all’Università di Brescia e oggi impegnato in importanti collaborazioni negli Stati Uniti; di Edoardo Bai, esponente di Isde-Medici per l’Ambiente di Milano e già consulente nel caso Tamoil; di Angelo Pan, direttore Malattie Infettive presso l’Ospedale di Cremona e in prima linea sul fronte Covid;  di don Lorenzo Maggioni, docente all’Università Cattolica di Milano, sul rapporto tra democrazia, ambiente e lavoro; di Barbara Meggetto, presidente di Legambiente Lombardia che completerà i contributi dal punto di vista ecologico e sociale.”   

Alla giornata cremonese hanno già aderito una trentina di associazioni da tutta la Lombardia 

 


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