Scoppia il caso partecipate. "Il sindaco dica pubblicamente quale metodo intende utilizzare nella scelta degli amministratori", appello di Novità a Cremona, Forza Italia e Lega
Scoppia il caso delle partecipate controllate dal Comune di Cremona. Ad alzare il tiro sono i tre capigruppo di Lega, Forza Italia e Novità a Cremona che a un mese dall'incontro avvenuto con il sindaco non hanno più avuto riscontro. E poi si chiede quali le ragioni alla base delle scelte, se sulla base di criteri oggettivi o "come premio per la fedeltà e per il sostegno, più o meno esplicito, ottenuto in campagna elettorale". Ecco il documento dei capigruppo.
In qualità di capigruppo di Novità a Cremona, Forza Italia e Lega in Consiglio Comunale, ci uniamo all’appello avanzato dalle segreterie cittadine nei confronti del Sindaco Andrea Virgilio perché chiarisca pubblicamente quali criteri intende utilizzare per effettuare le nomine degli amministratori delle società controllate dal Comune di Cremona.
Il 30 ottobre siamo stati convocati dal Sindaco di Cremona per un incontro su questo specifico tema.
“Un incontro dove sarà importante il coinvolgimento dei capigruppo nel rispetto del loro ruolo istituzionale”, aveva dichiarato il Sindaco pochi giorni prima. Un incontro in durante il quale il primo cittadino ha semplicemente informato i presenti delle decisioni già assunte dalla sua maggioranza politica. Una riunione priva di qualsiasi forma di reale coinvolgimento, alla quale non è seguita alcun nuovo appuntamento. Lo diciamo oggi a quasi un mese di distanza da quell’incontro.
In quella sede abbiamo chiaramente manifestato la nostra contrarietà rispetto a una chiusura immotivata e irragionevole nei confronti della prospettiva di accordare maggiore rappresentanza alle minoranze all’interno dei Cda. Per quali ragioni? Per lo scarto minimo che ha visto la coalizione di centrodestra uscire sconfitta di soli 190 voti, e per le reiterate promesse da parte del Sindaco di coinvolgere le opposizioni in merito ai contenuti e alle modalità con cui indirizzare la sua azione amministrativa. Abbiamo contestato, inoltre, la scelta della maggioranza di ampliare i componenti del Cda di AEM S.p.A. da tre a cinque (peraltro senza che sia stata data alcuna motivazione rispetto agli assetti societari attuali e futuri dell’azienda, che opera in house e che ha un fatturato contenuto) con la prospettiva di assegnare i nuovi membri alla sola maggioranza. Il sindaco si era impegnato ad aggiornare i capigruppo di minoranza a seguito di un suo confronto con i gruppi di maggioranza.
Nonostante il successivo appello delle segreterie cittadine, ad oggi nulla è ancora è stato chiarito.
Essendo ormai prossimo il termine per la presentazione della candidature, chiediamo pubblicamente al Sindaco di Cremona se intende affidare la gestione delle società del Comune ai migliori profili sulla base di criteri oggettivi (curriculum, competenze, esperienza)– come da lui stesso dichiarato - o piuttosto privilegiare la mera, oltre che disdicevole, intenzione di utilizzare queste nomine come premio per la fedeltà e per il sostegno, più o meno esplicito, ottenuto in campagna elettorale.
Se così fosse, tale metodo sarebbe irrispettoso della dignità politica delle forze di minoranza oggi rappresentate in Consiglio Comunale e soprattutto delle migliaia di cittadini che non si riconoscono nel centrosinistra.
Sono quesiti che desidereremmo porre al Sindaco nel secondo incontro da lui stesso promesso a seguito della manifestazione delle nostre perplessità, e che oggi non è ancora stato convocato nonostante manchi meno di una settimana alla scadenza dei bandi per la presentazione delle candidature.
Alessandro Portesani – Novità a Cremona
Saverio Simi – Forza Italia
Jane Alquati – Lega Salvini Premier Cremona
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