18 settembre 2025

Scuole pronte, ma mancano 100 cattedre: la CISL Scuola sottolinea la sfida dell’inizio anno

Quella di quest’anno è stata la decima edizione della Giornata nazionale RSU e delegati, appuntamento promosso dalla CISL Scuola per sottolineare, all’avvio di ogni anno scolastico, il ruolo fondamentale che una rappresentanza sindacale attiva riveste in ogni Istituto.
Si è trattato di un’occasione di incontro, confronto, aggiornamento e formazione per chi rappresenta colleghe e colleghi nelle relazioni sindacali e nella contrattazione con le scuole.

Così Salvatore Militello, Segretario generale CISL Scuola Asse del Po:
«Anche per l’anno scolastico 2025/26 non siamo riusciti ad avere tutti i docenti in cattedra, nonostante l’impegno massimo dell’Ufficio scolastico provinciale per completare le assegnazioni entro l’inizio delle lezioni.

Le cattedre da assegnare da GPS nella nostra Provincia quest’anno hanno superato le 800 unità per tutti gli ordini e grado compreso il sostegno, senza contare le cattedre accantonate per i vincitori dei vari concorsi. Queste ultime sono circa 85 e saranno coperte con supplenti chiamati dalle scuole. In questo momento, mancano da coprire circa cento cattedre soprattutto della scuola secondaria di primo e secondo grado, di queste molte riguardano gli insegnanti di sostegno nelle scuole medie. 

Si è riusciti a coprire 13 posti di DSGA (Direttore dei servizi generali) su 17 disponibili, garantendo così una certa tranquillità per il funzionamento delle scuole, poiché questa figura è essenziale per la gestione contabile e amministrativa. Restano comunque da coprire i posti vacanti, che ci auguriamo possano essere assegnati al più presto anche tramite interpello.

Sono stati, inoltre, immessi in ruolo 77 lavoratori ATA nei vari profili, permettendo loro di ottenere la tanto attesa stabilizzazione. 

Credo, per concludere, che sia necessario ragionare su un doppio canale che consenta le immissioni in ruolo anche da prima fascia GPS, come già avviene per i docenti di sostegno, così da garantire continuità didattica e stabilità lavorativa al personale docente.»

 


© RIPRODUZIONE RISERVATA




commenti