15 aprile 2022

Se n'è andato Tarcisio Agliardi. Stava accompagnando turisti in Giordania. Con lui generazioni di cremonesi hanno scoperto il mondo

E' uscito di scena come ha vissuto, si è congedato come avrebbe desiderato: viaggiando. Tarcisio Agliardi, fondatore dell'agenzia Crown Jewels, è morto mentre si trovava per lavoro in Giordania. Non vedendolo presentarsi all'ora della colazione (era sempre il primo ad arrivare), i turisti che erano con lui e che avrebbero dovuto rientrare domani si sono insospettiti: 'Tarci', come tutti lo chiamavano, era ormai senza vita nella stanza di un albergo di Petra. Sembra sia stato stroncato da un malore causato, probabilmente, da quel cuore ballerino che altre volte gli aveva dato problemi, sempre però superati. Massimo, il figlio che ha ereditato dal padre la passione per il mondo ed è il titolare dell'agenzia sotto la Galleria del Corso, sta facendo tutto il possibile per riportare in fretta la salma in città.
Nato a Soncino ma trasferitosi molto tempo fa a Cremona, Agliardi era un Chatwin moderno. Un uomo che ha fatto della sua vocazione la sua professione. Europa, Asia, Africa, America del Nord e Sud America, Oceania, oltre ad ogni angolo d'Italia: non c'è Paese o quasi che non abbia visitato. Proprio nel 2022 avrebbe festeggiato i 50 anni di viaggi ma non aveva nessuna intenzione di smettere. Com'è stato detto, questo glob trotter delle latitudini ha fatto sua la massima di Omar Khayyam: “La vita è un viaggio. Viaggiare è vivere due volte”. Era capace di emozionarsi anche davanti a paesaggi, scorci e opere d'arte visti e rivisti. Come, durante il suo penultimo viaggio (tra Napoli, Caserta, il Sannio), accanto al Cristo Velato o su un muretto di fronte al mare di Procida. La sera, anche dopo una giornata impegnativa trascorsa a serrare i ranghi con l'inseparabile zainetto in spalla, trovava il tempo e la voglia per raccontare le sue innumerevoli avventure. Il viaggio più affascinante? “Forse le tre settimane su una nave tra i ghiacci del Polo”. Il più curioso? “Quando volevano farmi sposare la donna di una tribù africana”. Il più rischioso? “L'atterraggio di fortuna su un'isola dell'Oceano Pacifico”. Ovviamente, vari anni fa, era stato anche in Ucraina. Ma il suo vero amore erano i deserti, ovunque si trovassero, di sale o di sabbia. Episodi, incontri, scenari, esperienze, aneddoti che Agliardi, instancabile e curioso, stava riordinando per consegnarli a un libro a cui si dedicava nelle brevi paese tra un ritorno e la ripartenza.
La notizia della sua prematura scomparsa sta facendo il giro della città e suscitando commozione. “Tarcisio, con la sua professionalità e bravura, è stato un pezzo della vita di tanti che, passo dopo passo, sono diventati suoi amici”: Laura Capra, sua cliente dal 1994, lo ricorda così. E Milena Fantini, da 40 anni con lui: “L'ho seguito da quando, da solo, ha aperto l'agenzia. Il mio primo tour con lui è stato quello in Canada e Stati Uniti; l'ultimo, l'autunno scorso, in Costiera Amalfitana. Era una persona speciale che sapeva aggregare i gruppi in ogni situazione, che aveva una parola per tutti. Oltre a regalare sempre quella sorpresa, quel tocco che rendeva il viaggio ancora più indimenticabile”.
I veri viaggiatori non esistono più”, diceva Tarcisio. Con lui se n'è andato uno degli ultimi.
 
Gilberto Bazoli


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commenti


Daniela cilio

16 aprile 2022 13:48

Era un grande,uomo,un uomo straordinario, lui che amava tanto viaggiare, ha intrapreso l'ultimo lungo viaggio,un abbraccio al figlio massimo e alla signora anna,