10 febbraio 2025

Servizio Saap, il raggruppamento delle coop fa chiarezza: "La disinformazione genera malessere e tensioni a famiglie, scuole e lavoratori"

Non si placa la polemica sulla gara d'appalto indetta dal Comune per la gestione del servizio SAAP. Stavolta a parlare è RTI, il raggruppamento delle cinque imprese sociali (Cosper, Dolce, Gruppo Gamma, Meraki, Sentiero) con un comunicato congiunto per fare chiarezza sulla loro posizione: 

"Crediamo sia doveroso come RTI - Raggruppamento delle cinque Imprese sociali (Cosper, Dolce, Gruppo Gamma, Meraki, Sentiero) intervenire nel dibattito, per fare chiarezza su alcuni punti che da più parti sono stati richiamati in questi giorni, consapevoli della delicatezza e complessità della situazione, ma altrettanto certi che l'informazione, se e quando non è corretta, genera malessere, tensione, soprattutto ai minori, alle loro famiglie, ai lavoratori, alle scuole. 

  • 'Progetto A' si è, nella piena liceità di una gara di appalto, aggiudicata la gestione del Servizio Saap del Comune di Cremona: 80 punti nel Progetto Tecnico contro gli 82 della nostra RTI; 10 punti nell'Offerta Economica contro i nostri 7,85. La somma dei due punteggi non consente a noi attuali gestori di continuare il servizio. Siamo stati più bravi nella qualità per "criteri oggettivi e misurabili", come ci ha ricordato Progetto A, ma non abbastanza nella quantità: la percentuale di ribasso. Non ci rimproveriamo nulla in merito. Abbiamo chiesto, per tempo e nei luoghi istituzionali deputati, il rispetto della giusta retribuzione del lavoro sociale, a fronte del rinnovo del Contratto Nazionale di Categoria delle Cooperative Sociali; sarebbe stato non coerente scegliere un ribasso maggiore. Nell'interlocuzione previa con il Comune di Cremona non abbiamo esposto la difficoltà di "non riuscire a soddisfare con risorse proprie" i nuovi costi, bensì abbiamo evidenziato come le tariffe in vigore per le prestazioni dei Servizi alla Persona non fossero più in linea con l'attuale costo del lavoro, condividendo gli strumenti idonei per affrontare la questione, come del resto si legge nella Deliberazione della Giunta Comunale del 29 maggio 2024 in cui si delibera di "demandare ai medesimi Settori comunali, congiuntamente al Settore Gare Partecipate PNRR, l'avvio di istruttorie per adeguare costi/tariffe e, laddove non espressamente previsto negli atti di gara, per individuare nell'ambito degli istituti ordinamentali idonee modalità di intervento al fine di garantire la sostenibilità economica dei contratti e assicurare il giusto compenso ai lavoratori" sottoscritta anche da una parte dell'attuale Giunta; 

  • Progetto A scrive nel suo comunicato "tutto il personale attualmente impegnato nel servizio verrà assunto, senza alcuna interruzione nel rapporto di lavoro...." e ancora che questo "è opportunamente contemplato nella gara di appalto, previsto dalla normativa e dal CCNL di settore in materia di cambi di gestione ed espressamente dichiarato da tutti gli operatori economici...", quindi anche da noi cinque Cooperative. Tutto vero. Si chiama Clausola Sociale, ossia progetto di assorbimento; è previsto dall'art.37 del CCNL delle Cooperative, rinforzato e declinato, nelle modalità procedurali, dall'art. 4 del Contratto Integrativo Territoriale delle Cooperative Sociali della Provincia di Cremona. Per fugare ogni dubbio, l'azienda che subentra ha l'onere di garantire al lavoratore le medesime condizioni contrattuali, ivi compresi gli scatti di anzianità maturati. E tutto sotto l'occhio vigile delle Rappresentanze Sindacali. Tutto vero ma non nel verbo VERRÀ che oggi sta generando confusione, malumore, aspettative, rassicurazioni, anche da chi non è titolato per farle, se non addirittura inopportune e indebite pressioni. Il personale POTRÀ, se VORRÀ, perché è insito nella stessa norma di tutela, la totale libertà del lavoratore di scegliere in quale Impresa continuare ad operare, quello stesso lavoratore "perno nella relazione con le persone e la comunità" come ci ha ricordato il gruppo di maggioranza e come noi Imprese Locali Cremonesi ben sappiamo. 

  • Quindi nel rispetto delle procedure previste dall'art. 4 del Contratto Integrativo, come RTI abbiamo risposto a Progetto A, inviando i dati di ogni lavoratore interessato al passaggio. E lo abbiamo fatto nel rispetto della norma: entro 4 giorni dal 3 febbraio, data di ricezione della loro richiesta, a noi e alle Rappresentanze Sindacali. 

  • Infine richiamiamo il primo articolo della legge 381 del 1991 che rimane un riferimento per la Cooperazione, soprattutto per quella cremonese, e recita: "Le cooperative sociali hanno lo scopo di perseguire l'interesse generale della comunità alla promozione umana e all'integrazione sociale dei cittadini attraverso la gestione di servizi socio-sanitari ed educativi (...)". Nell'esercizio di questa funzione di responsabilità sociale il lavoratore, spesso Socio, vive la dimensione di essere "Risorsa Umana", attiva e protagonista. RISORSA perché porta doti personali, valoriali e professionali che la Cooperativa ha il compito di valorizzare e far crescere con continuità; UMANA perché porta le caratteristiche di relazionalità, partecipazione e responsabilità specifiche ed uniche in ciascuno. Per questo, una buona gestione di impresa, proprio perché è impresa sociale, assumendosi il rischio di ogni atto a valenza pubblica, non può esimersi, specie nei momenti di difficoltà, dal cercare di mantenere al suo interno la stabilità della propria risorsa maggiore: i lavoratori e soci, che ha accompagnato e sostenuto in formazione, promuovendo tempi e servizi di conciliazione, ascolto e organizzazione del lavoro. 

 


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