Si allarga la protesta contro il nuovo impianto A2A in via Bosco. Già un migliaio di firme per chiedere la Valutazione d'Impatto Ambientale. Si mobilita la zona sud-est di Cremona
Si allarga la protesta contro il nuovo impianto a biometano di A2A che si affiancherà all'inceneritore. Oggi un volantino è stato distribuito in via San Rocco, all'incrocio tra le piste ciclabili stracolme di gente vista anche la bella giornata. A volantinare il sindaco di Gerre, Michel Marchi, alcuni volontari del paese e alcuni attivisti del Movimento 5 Stelle. "E' solo l'inizio di una lunga e complessa battaglia. Metterà in chiaro una volte per tutte chi ha a cuore la città e chi ha a cuore i soldi e il potere personale", questo il duro commento alla fine della giornata del sindaco di Gerre de' Caprioli Michel Marchi.
"Ancora rifiuti in via Bosco, A2A vuole realizzare un impianto per la produzione di biometano a fianco dell'attuale inceneritore, è un nuovo schiaffo a questa parte del territorio all'interno dei confini del Parco del Po e del Morbasco in aree, in teoria, protette" è l'incipit del volantino distribuito oggi. "Tutta la zona sud-est della città rischia forti penalizzazioni dalla realizzazione di questo impianto, oltre al Comune di Gerre de’ Caprioli e di Bonemerse. Le vie cittadine più limitrofe (via Bosco, via San Rocco, Via del Giordano, Via Giuseppina, Via Novati, Bagnara) rischiano di vedersi invase da mezzi pesanti, odori insostenibili e conseguenti riduzione dei valori immobiliari dei proprietari. - si legge ancora - Bisogna fare fronte comune, parlare con più persone possibili, per dire tutti insieme che questo impianto non può essere realizzato nel luogo previsto e che non sono oggi rispettate le minime garanzie sanitarie ed ambientali per il territorio".
E pare che proprio nella zona tra via Giordano-via Argine Panizza e via San Rocco si stia creando un comitato di cittadini pronti ad appoggiare la battaglia di Gerre Caprioli. Intanto la raccolta di firme contro l'impianto di A2A ha già raggiunto un migliaio di adesioni ma si potrà firmare fino al 5 aprile.
"La vera speranza che resta - dichiara Paola Tacchini, attivista del Movimento 5 Stelle e ambientalista - per fermare questa scelleratezza è appellarsi alla legge chiedendo la Valutazione di Impatto Ambientale alla Provincia e quella di Impatto Sanitario che in questo caso riguarderebbe il comune di Cremona. I comuni hanno il dovere di tutelare i propri cittadini, in primis dal punto di vista sanitario. Michel Marchi è sceso in campo a tutela dei residenti di Gerre ma tante zone di Cremona sono coinvolte e questi residenti dovrebbero essere tutelati dal primo cittadino di Cremona. Volantineremo nei prossimi giorni anche nei quartieri della città coinvolti da questo nuovo impianto. II sentimento che ci mobilita è 'vivere il nostro presente in modo che altri vivano meglio di noi il futuro'"
Nel volantino anche i numeri dell'impianto: "si tratta di un impianto di digestione anaerobica da 500 smc/h per la produzione di biometano. Si prevede di gestire 94mila ton/anno di rifiuti (l’inceneritore nel 2022 ne ha bruciati 70mila tonnellate). I rifiuti in entrata sono principalmente liquami, insilato di mail, carcasse animali e scarti da produzione alimentari (pastifici)". E ancora "Il biometano non è economia circolare, inquina. L'impianto genera traffico anch'esso inquinante, il biometano puzza ed è pericoloso, consuma acqua una risorsa preziosa (1 tonnellata di acqua ogni 5 tonnellate di rifiuti),il biometano non fa risparmiare ma fa solo guadagnare chi lo produce".
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commenti
Pasquino
26 marzo 2023 02:21
W il sindaco ambientalista il migliore del mondo lo abbiamo a Cremona !!!!!!!attento al verde all'aria all'inquinamento all'abbattimento degli alberi
Giangi
26 marzo 2023 07:21
Un sindaco così lo sogno per Cremona