4 agosto 2021

Si è spento a 94 anni per le conseguenze del covid padre Picetti, barnabita-astronomo originario di Brignano Gera d’Adda

È morto oggi, 4 agosto 2021, all’età di 94 anni, il padre barnabita Battista Picetti, originario di Brignano Gera d’Adda, nella diocesi di Cremona. Fatale, purtroppo, l’infezione da Covid, contratta pochi giorni prima del decesso avvenuto in Cile, presso il collegio Barnabita di La Serena, dove il religioso cremonese ha svolto il suo ministero missionario.

Quello di padre Picetti è stato un ministero caratterizzato dall’impegno pastorale come parroco, soprattutto nella città dell’Higuera dove ha guidato la comunità dal 1979 al 2015, e dove nel 2008 ha ricevuto la cittadinanza onoraria per il bene profuso, ma anche dalla sua straordinaria conoscenza e capacità divulgativa delle scienze astronomiche.

Padre Picetti era infatti soprannominato in Cile “sacerdote dell’astronomia e del lavoro sociale”, ed è considerato l’ultimo scienziato barnabita, figlio di una generazione di grandi studiosi formati alle scuole dell’Ordine e personalità di spicco riconosciuta tra le sue eccellenze dalla comunità scientifica internazionale.

Una conoscenza e una passione che nel corso di tutta la vita ha saputo trasmettere ai suoi studenti. Sulla porta d’entrata del Tololito, il telescopio del Collegio di La Serena, ha fatto esporre la frase: «Giovane lascia “Tutto in Ordine” e che l’Infinito sia tuo!».

Una profonda spiritualità ha sostenuto e motivato la sua costante ricerca di quell’armonia celeste che ha insegnato a generazioni di giovani: «Tutto – ripeteva, come ricorda un bell’articolo pubblicato dall’Eco dei Barnabiti in occasione del suo 90° compleanno – è merito di un Essere superiore».

Nella mattinata di giovedì 5 agosto (ore 7.30) nella parrocchia di Brignano Gera d’Adda, dove risiedono i parenti e a cui padre Battista è sempre rimasto profondamente legato, si celebrerà la Messa in suffragio in attesa di conoscere le decisioni circa la sepoltura.

Celebrazioni di suffragio saranno celebrate anche dai confratelli barnabiti nella chiesa di San Luca in città

La biografia

Padre Battista Picetti, nasce il 7 maggio 1927 a Morengo, piccola cittadina del Bergamasco, da Carola Serughetti e Giuseppe, di Brignano Gera d’Adda, dove il giovane Battista cresce negli anni in cui è parroco in paese monsignor Donini. In quegli anni dell’infanzia matura la vocazione alla vita religiosa e sacerdotale. Formatosi a Monza, dove l’11 ottobre 1945 professa i voti semplici nell’Ordine dei Chierici Regolari di San Paolo e cinque anni dopo, sempre nella stessa città, il 24 settembre 1950 emette la professione solenne, dopo due anni a Roma viene ordinato presbitero il 12 aprile del 1952.

La sua missione sacerdotale inizia con l’invio in Cile. Il 18 settembre 1952, giorno della Festa Nazionale Cilena “Festa Patria”, arriva nel porto di Valparaiso, per poi trasferirsi a La Serena.

Qui ritrova e coltiva la passione per la fisica, scoperta durante la Seconda Guerra Mondiale, quando in Italia aveva collaborato col padre Bellani, barnabita e professore di fisica presso il Collegio San Francesco di Lodi, come assistente nel laboratorio di fisica.

Dopo aver ottenuto le abilitazioni per l’insegnamento si dimostra un ottimo divulgatore scientifico anche grazie alla costruzione dei modellini statici, meccanici e talvolta elettrici per l’illustrazione dei princìpi fisici e delle macchine fisiche semplici, creando, infine, un grande ed attrezzato Laboratorio di Fisica, divenuto un riferimento per tutto il Paese.

Durante la sua vita ha sperimentato, innovato e creato spazi e strutture, come l’Accademia di Fisica ed Astronomia nel Seminario Conciliar, per consentire ai tanti giovani che ne seguivano le lezioni di ampliare le loro conoscenze fisiche ed ammirare le stelle di notte.

Tra le sua intuizioni più stupefacenti, nel 1997, alla venerabile età di settant’anni, c’è l’elaborazione attraverso formule fisico-matematiche della visione cosmologica dell’universo, a cui diede il nome di “Visione Speculare”, in quanto l’universo, secondo i suoi calcoli, si starebbe espandendo in due dimensioni, appunto, speculari l’una dall’altra.

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