21 ottobre 2022

Signor Sindaco di Crema, c’è posta per lei in merito al caso dell’attrice col trucco politicamente scorretto

Ricordate lo strano caso dell’assessora Musumary infastidita da un’attrice, amatoriale e a scopi benefici, col viso dipinto, truccato poiché doveva interpretare una donna di colore (leggi qui)? Ebbene la compagnia teatrale cremasca ha scritto al sindaco Fabio Bergamaschi. Ergo, per la serie c’è posta per lei, sindaco batta un colpo. Ecco la missiva…

Spett.le

SINDACO CITTA’ DI CREMA

Crema, 25 Settembre 2022

Oggetto: Comunicazione

Egregio Sig. Sindaco,

vogliamo portare alla sua attenzione il seguente increscioso fatto. Anche quest’anno la nostra compagnia teatrale Schizzaidee è stata invitata alla rassegna Stelline presso il teatro dell’oratorio di San Bernardino, nella serata di sabato 24 settembre. All’evento erano presenti anche gli amici dell’associazione “AIMA – Associazione Italiana Malattia di Alzheimer” ai quali abbiamo offerto un gesto di solidarietà donando loro un piccolo contributo. Prima dell’inizio dello spettacolo un rappresentante dell’associazione è salito sul palco per portare i saluti dell’associazione accompagnato dall’assessore al Welfare e alla Coesione sociale del comune di Crema, Musumary Anastasie. Dietro le quinte l’assessore ha incontrato un’attrice che interpretava il ruolo di “donna proveniente dall’Africa” con il viso truccato per ottenere l’effetto di donna di colore. L’assessore ci ha fatto presente che “non è accettabile truccarsi in quel modo, non favorisce l’inclusione. Se il copione prevede la figura di una donna africana serve trovare gente di colore che partecipi alla commedia”. Al termine dei saluti iniziali l’assessore ha lasciato il teatro senza guardare lo spettacolo teatrale. Il nostro disappunto nasce dal fatto che l’assessore non ha nemmeno visto la nostra commedia, ha dato un giudizio tranchant prima ancora di capire il messaggio che cerchiamo di portare ogni volta che saliamo sul palco. Nella commedia infatti sono presenti figure di diversa provenienza: è presente l’attore che fa la parte del cinese, un’attrice che fa la muta, altri due fanno la parte degli italiani provenienti dal Sud, c’è la coppia di pensionati cremaschi, insomma una varietà di stereotipi ognuno dei quali mette in evidenza in maniera goliardica le peculiarità dei personaggi. La donna africana nella commedia parla di fratellanza e uguaglianza, due ideali che a nostro avviso favoriscono l’inclusione, non il contrario.

Con la presente siamo a chiederle un incontro al fine di chiarire la situazione.

Cordiali saluti

La Compagnia Schizzaidee

 

Stefano Mauri


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