Situazione ambientale disastrosa in tutto il Cremonese, ecco i dati rilevati da Poste Italiane con le "cassette smart": Pm10 alle stelle
A Cremona e in tutto il Cremonese la situazione ambientale è disastrosa, al punto che la nostra è la peggiore aria d'Europa solo dopo Nowy Sacz, in Polonia, come certificato dall'Agenzia Europea per l'Ambiente. A ulteriore conferma di ciò che purtroppo sappiamo bene, arrivano ora anche le rilevazioni nei piccoli comuni del Cremonese. Accanto alle rilevazioni condotte puntualmente dall'Arpa si aggiungono infatti quelle di Poste Italiane. Sì, perché l'azienda ha da qualche mese lanciato il progetto delle “cassette postali smart”, in grado di rilevare svariati parametri quali umidità, temperatura, ma anche concentrazione di Pm10 (le polveri sottili) e Pm2.5, ossia due dei principali inquinanti presenti nella nostra aria.
Precisa Poste Italiane sul suo sito: “Dotate di uno schermo ad e-ink, le nuove cassette “smart” sono in grado di fornire informazioni utili, come i principali dati ambientali, quali temperatura, umidità polveri sottili e consentono a Poste Italiane di veicolare informazioni ai cittadini sul Comune di riferimento. Le nuove cassette digitali, inoltre, sono dotate di sensori che rilevano la presenza della corrispondenza all’interno e consentono a Poste di ottimizzare la fase di ritiro, riducendo l’impatto ambientale”.
Ebbene, nel Cremonese le cassette smart non sono presenti in tutti i comuni, per ora, ma i dati restituiti là dove sono già state installate parlano chiaro e confermano in pieno la pessima situazione ambientale del territorio.
Vanno tenuti anzitutto in considerazione i parametri normativi per gli inquinanti. Per il Pm10 il limite giornaliero è di 50 microgrammi “da non superarsi per più di 35 giorni all’anno”. La media massima consentita a livello annuale è di 40 microgrammi. Per il Pm2.5, le polveri ultrasottili, la media annua parametrata dalla normativa è di 25 microgrammi.
I DATI - E' sufficiente scorrere le tabelle riportate sul sito delle Poste in alcuni comuni del Cremonese per rendersi conto di quanto questi parametri siano costantemente superati. Qualche esempio dei livelli di Pm10 tra i dati disponibili.
Torre de' Picenardi. La rilevazione della cassetta smart in via Palmiro Martini indica una concentrazione di Pm10 media annua di 30.39 microgrammi. Il dato di ieri, 15 dicembre, mostra uno sforamento dei parametri di legge notevole alle ore 16.43, con il dato salito a quota 69.53, e un ulteriore balzo alle ore 20.42, con il dato che tocca quota 111.29. E non è tutto perché nella rilevazione delle ore 4.42 di oggi, 16 dicembre, la concentrazione di Pm10 ha toccato quota 149.51.
Pessina Cremonese, dato annuo: 40,84. Il 15 dicembre ha toccato quota 132.14 alle ore 20.
Cappella de' Picenardi, media anno Pm10, 43,64. Il dato è salito a 223.72 il 15 dicembre, alle ore 19.
Gadesco Pieve Delmona, dato annuo 13.74. Salito a 106.11 il 15 dicembre alle ore 23.40 e salito ulteriormente nella rilevazione delle ore 3.40 di oggi, toccando quota 153.26.
Piadena-Drizzona, dato medio annuale 27.01. Il 15 dicembre il dato ha toccato quota 126.97 alle ore 20.35 , salendo ulteriormente nella rilevazione delle ore 4.35 di oggi (127.15).
Rivarolo del Re, dato medio annuale incredibilmente al di sopra dei parametri di legge: 252.41. Il dato rilevato il 15 dicembre alle ore 23.05 è stato di 159.25.
Scandolara Ravara: media annuale, 58.51. Impressionanti i dati rilevati il 15 dicembre: alle ore 19.50 i microgrammi sono andati a quota 165.63, mentre alle ore 23.50 è stato toccato il picco di 207.11. Picco peraltro abbondantemente superato nella notte e nella mattinata odierna: alle ore 7.51 di oggi il dato è infatti pari a 306.49 microgrammi.
Madignano: la cassetta smart di via Ripalta Arpina rileva una media annua di pm10 pari a 40.59. Il dato relativo al 15 dicembre è molto oltre la soglia di legge: alle ore 15.40 è stata toccata quota 88.60, mentre alle ore 23.40 il dato è salito a 164.91.
Insomma, in quasi tutti i comuni nei quali le cassette smart sono installate si supera sistematicamente il limite di legge, tanto annuo quanto giornaliero.
Certo, non servivano ulteriori conferme rispetto a un problema che la città conosce ormai da anni, ma le rilevazioni effettuate ora anche da Poste Italiane vanno ad aggiungersi a quelle dell'Arpa aumentando il livello di allarme e imponendo politiche decise di contrasto al fenomeno. Politiche che a Cremona non si vedono affatto.
I dati rilevati da poste Italiane sono consultabili all’indirizzo https://www.posteitaliane.it/piccolicomuni inserendo il nome del comune.
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commenti
Angiolino Tolomei
16 dicembre 2021 15:32
Semplicemente drammatico. Se esaminiamo la composizione degli inquinanti che determinano i valori finali e' ancora peggio.
Giorgio Sole
16 dicembre 2021 21:36
Secondo me ci sono troppe centrali biogas nel raggio di pochi chilometri..
In assenza di filtro antiparticolato questi motori avrebbero bisogno di più regolamentazioni