Tanta gente a Castelverde per la prima di "Stasera io qui" ricordando Walter Chiari con le canzoni di Mina e Battisti
Pubblico delle grandi occasioni, in piazza Municipio, a Castelverde per la prima nazionale dello spettacolo “STASERA IO QUI” ricordando Walter Chiari con le canzoni di Mina e Battisti. Uno spettacolo fortemente voluto dall’Amministrazione Comunale di Castelverde e, in particolare dall’assessore alla Cultura Fabio Amadini che ne ha firmato la direzione artistica. Rivolgendosi al numeroso pubblico presente, lo stesso Amadini, ad inizio serata, ha voluto sottolineare la sfida di rimuovere dall’oblio la figura di Walter Chiari, istrionico artista, conduttore, attore e comico, condivisa con Giulia Scolari, la consigliere comunale e capogruppo, nonché sua preziosa collaboratrice, con Giovanni Bodini, voce guida della serata, e con i fratelli musicisti Giorgio e Daniele Scolari, per la scelta del repertorio musicale.
La sinergia di questo vero e proprio gruppo autorale nato in loco, ha fatto sì che la storia di Walter fosse narrata non solo come artista, ma come uomo e padre. Così, accompagnando la lettura di alcune pagine del libro “Walter e io”, scritto dal figlio Simone Annicchiarico, sono intervenute le splendide voci del Coro Folk di Castelverde e la perfetta orchestrazione del Gruppo Strumentale Cremonese, ensembles, magistralmente diretto da Giorgio Scolari.
Musicisti e cantanti di Castelverde, o comunque legati al paese e alla Comunità, che hanno impreziosito una carrellata di immagini e video che hanno scandito anche la vita dell’artista, scomparso nel 1991 quando, come lui disse, si prese il suo “sonno arretrato”. I brani di Mina e di Battisti, la lettera che la stessa Tigre gli scrisse per ricordarlo, il ricordo dell’amicizia con Ugo Tognazzi o quello dei primi esordi al Politeama di Cremona, la scelta di intitolare l’evento con “Stasera io qui”, brano di Fossati che era l’intro degli ultimi concerti dal vivo di Mina alla Bussola nel 1978, che lo stesso Chiari aveva introdotto, gentilmente autorizzato da Massimiliano Pani, ha rivelato ancor di più quanto manchino oggi artisti di questo calibro. Non è stata un’operazione nostalgia, ma la riscoperta che tra una risata e con la bellezza, riprendendo gli ultimi versi de “La compagnia”, “tristezza va, una canzone il tuo posto prenderà”.
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