16 giugno 2023

Tentano di rubare whisky al Cremona Po, individuati dalle telecamere. Uno dei due era ricercato

I Carabinieri della Sezione Radiomobile di Cremona hanno arrestato due cittadini stranieri, un uomo e una donna di 29 e 26 anni, pregiudicati per reati della stessa indole e senza fissa dimora, per avere tentato di rubare delle bottiglie di alcolici all’interno del centro commerciale “CremonaPo”. L’uomo è anche risultato ricercato da oltre tre anni perché colpitoda un ordine di carcerazione per un cumulo di pene da scontare a seguito di numerose condanne per vari reati commessi in più località. 

Una pattuglia della Sezione Radiomobile, alle 14.00 del 15 giugno, è stata inviata dalla Centrale Operativa presso l’Iper di CremonaPo dove gli addetti alla vigilanza avevano fermato un uomo e una donna a seguito di un tentativo di furto.

Sul posto, la pattuglia ha preso contatti con la guardia giurata addetta alla vigilanza della struttura che aveva fermato la coppia che, poco prima, aveva nascosto nove bottiglie di whisky all’interno di uno zaino e stava uscendo senza pagare. E’ stato quindi ricostruito che qualche minuto prima l’addetto alla sorveglianza li aveva notati girare con fare sospetto nella corsia del centro commerciale nella quale sono esposti gli alcolici.

Li ha osservati e ha notato che i due hanno tolto le bottiglie dalle confezioni, strappando anche le etichette antitaccheggio. Poi si sono spostati di reparto e hanno preso le bottiglie dal cestino e le hanno messe nello zainetto della donna. Si sono recati verso l’uscita senza acquisti e, dopo averla imboccata, sono stati bloccati dagli addetti alla vigilanza che si erano posizionati nei pressi, fermandoli e accompagnandoli in un locale idoneo per attendere i Carabinieri che erano già stati informati e stavano inviando la pattuglia.

I militari hanno quindi aperto lo zaino e hanno trovato le nove bottiglie di whisky, del valore di 315 euro, che la coppia non aveva pagato, mentre nella corsia degli alcolici hanno trovato i dispositivi antitaccheggio strappati e buttati per terra.

La refurtiva è stata restituita ai responsabili del centro commerciale mentre gli autori del furto sono stati accompagnati presso la caserma Santa Lucia e sono stati dichiarati in arresto per tentato furto aggravato. Sono stati trattenuti nelle camere di sicurezza della Compagnia di Cremona e la mattina del 16 giugno sono  stati accompagnati all’udienza di convalida dell’arresto, conclusa con la convalida e il rinvio dell’udienza al prossimo 27 ottobre. 

Ma da un controllo più approfondito eseguito in caserma è stato anche accertato che il 29enne, con un nome diverso, aveva a suo carico un ordine di carcerazione ancora da eseguire emesso dalla Procura della Repubblica presso il Tribunale di Pesaro per una condanna definitiva a un anno e sette mesi di reclusione e undici mesi di arresto per numerosi reati.

Infatti, l’uomo ha fornito i militari i suoi documenti e con il nome attuale non risultava nulla a suo carico, ma si è scoperto che era tornato nel suo paese di origine e aveva cambiato il cognome. Quindi, attraverso le banche dati e il sistema di identificazione in uso alle forze dell’ordine è stato scoperto tutto il suo passato giudiziario. In particolare, tra gli anni 2012 e 2017, aveva riportato ben otto condanne per diversi furti aggravati in supermercati e in aziende agricole, violazione del divieto di ritorno e possesso di chiavi alterate o grimaldelli, fatticommessi nelle province di Pesaro e Urbino, Ancona e Piacenza.

Le sentenze erano divenute tutte irrevocabili e nel marzo 2020 l’Ufficio Esecuzioni Penali della Procura di Pesaro aveva emesso un ordine di carcerazione per l’uomo che nel complesso, tra reclusione e arresto, deve scontare oltre trenta mesi in carcere, ma era sparito ed era irrintracciabile. Da oltre tre anni non era mai statofermato sul territorio, fino a ieri pomeriggio quando i carabinieri della Sezione Radiomobile di Cremona lo hanno ammanettato e hanno messo fine alla sua fuga.

Dopo la convalida, l’uomo è stato accompagnatopresso il carcere di Cà del Ferro dove sconterà leprecedenti condanne, mentre la donna è stata liberata.


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