Tomba di largo Boccaccino, la decisione finale alla Soprintendenza. Cecchini: "Valutiamo in autonomia la possibilità di chiuderla"
Ancora nessuna decisione in merito alla conservazione della tomba medievale di largo Boccaccino e nessuna richiesta di intervento in tal senso da parte del Comune e della Diocesi di Cremona. Lo spiega lo stesso assessore alla cultura Luca Burgazzi, in risposta all’interrogazione presentata dalla consigliera comunale della Lega Simona Sommi. “E’ in corso con la Soprintendenza Archeologia, Belle Arti e Paesaggio per le Province di Cremona, Lodi e Mantova la riflessione per individuare le modalità più idonee per la tutela del ritrovamento - chiarisce Burgazzi - I resti archeologici necessitano per loro natura di un'attenzione particolare per quanto riguarda soprattutto la conservazione. In alcuni casi la procedura di reinterro, una volta eseguita la documentazione completa e, come in questo caso, le operazioni di consolidamento materico, è la soluzione ideale per poter mantenere e preservare il bene che, se esposto agli agenti atmosferici, rischierebbe di essere compromesso. Si sta quindi valutando questa soluzione a massima garanzia del ritrovamento”. La conferma viene anche da Nicoletta Cecchini, funzionario della Soprintendenza Archeologia, Belle Arti e Paesaggio per le province di Cremona Lodi e Mantova: “Stiamo valutando la possibilità di chiudere la tomba, il Comune ci aveva chiesto la sua valorizzazione. La nostra è una valutazione del tutto autonoma sull’opportunità di conservare un contesto delicato con la presenza di intonaci dipinti, che potrebbero facilmente degradarsi”.
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commenti
mario dadda
1 dicembre 2021 22:43
Se non vado errato la tomba è stata scoperta nel marzo 2020 . Per "valutare in autonomia" che farne , alla funzionaria della Soprintendenza archeologica etc etc quanto ci vuole ? Secoli ?