Tre capolavori ritrovati (più uno) nella nuova mostra al Museo Diocesano. Sarà inaugurata il 2 dicembre negli spazi museali la mostra "Lost and found"
Sarà inaugurata il prossimo 2 dicembre alle 18 la mostra “Lost and found”, percorso espositivo che porterà negli spazi del Museo Diocesano di Cremona tre dipinti e di una scultura in terracotta che attengono alla tradizione devozionale e pittorica Padana, opere proposte al pubblico attraverso il lavoro di o studio, riscoperta e valorizzazione della galleria PQV fine art di Cremona.
Le opere esposte fino al 14 gennaio saranno una splendida tavola raffigurante Madonna con bambino e San Giovannino della bottega del Correggio; la tavola raffigurante un San Benedetto di sicura autografia riferita a Bernardino Campi che apre nuovi scenari sull’attività del maestro legata alle committenze delle monache Benedettine presenti a Cremona; uno dei dieci dipinti più importanti di Antonio Campi, già pubblicato dal Prof. Marco Tanzi con il generico riferimento a “collezione privata”: il San Sebastiano (un dettaglio nella foto) forse realizzato per Sant’Antonino a Milano, per Danese Filiodoni, già podestà di Cremona e gran cancelliere dello Stato di Milano; un busto in terracotta raffigurante un Cristo, dall’intensa forza drammatica, attribuito alla mano di Giovanni de Fondulis.
Lost and Found si propone l’obiettivo non solo di esporre al pubblico le quattro opere ma soprattutto di offrire al percorso espositivo una solida impalcatura di studi e di approfondimenti che abbiamo scelto di affidare a tre personalità di conclamato alto profilo: Stefano Macconi, curatore del Museo Diocesano, per ciò che concerne la tavola parmense, la storica e critica d’arte Beatrice Tanzi per lo studio della tavola riferita a Bernarndino Campi, e Raffaella Poltronieri per l’approfondimento legato al “S. Sebastiano” di Antonio Campi. I contributi verranno raccolti in un volume. (www.diocesidicremona.it)
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