Truffe on line: quattro denunciati dai Carabinieri di San Daniele Po e Ostiano
Nuove indagini a seguito di truffe online denunciate in provincia. Al termine di differenti attività di investigazione per due diverse truffe, i Carabinieri delle Stazioni di San Daniele Po e Ostiano hanno denunciato quattro cittadini italiani.
Il primi denunciati sono due donne di 48 anni e un uomo di 62 anni, quest’ultimo con precedenti di polizia a carico, residenti nelle province di Roma, Milano e Prato. L’indagine ha preso avvio a seguito della querela sporta presso i carabinieri di San Daniele da un uomo che il 20 marzo scorso ha letto un’inserzione su un sito di vendite online relativa all’offerta in vendita di un’autovettura al prezzo di 3.000 euro, cifra che poteva sembrare molto conveniente.
La vittima, dopo aver contattato il numero telefonico fornito nell’annuncio al fine di ottenere ulteriori chiarimenti, ha deciso di comprare l’auto e si è accordato con il veditore per una caparra da versare con due vaglia postali da 1.000 euro ciascuno e la consegna della somma mancante al momento del ritiro dell’auto. Ha quindi effettuato i vaglia alle coordinate che gli erano state fornite, ma il venditore è poi sparito e non ha più risposto alle sue chiamate o messaggi.
Capito di essere stato raggirato, ha presentato la querela e hanno avuto inizio gli accertamenti. Le conseguenti verifiche svolte sul telefono contattato e sui vaglia inviati hanno permesso di svelare che una delle due donne aveva trattenuto per sé un totale di 100 euro e aveva trasferito il resto del denaro su due carte di credito postepay intestate all’altra 48enne e al 62enne. Per questi motivi tutti e tre sono stati denunciati all’autorità giudiziaria.
Il quarto denunciato è un 34enne, residente in provincia di Napoli e con precedenti di polizia a carico. A metà ottobre dell’anno scorso si era presentato nella caserma di Ostiano un uomo residente nella zona che ha denunciato che, quale intestatario di una carta di credito, aveva visto dal suo riepilogo dei movimenti bancari che erano stati effettuati tre pagamenti per una somma complessiva di 1.500 euro che non aveva mai autorizzato.
La vittima ha riferito che alcuni giorni prima dei tre pagamenti gli era arrivato sul telefono un messaggio con la richiesta di effettuare l’accesso a un link fornitogli, cosa che lui ha fatto. In quel frangente, ha visualizzato una pagina con interfaccia simile a quella di una società che gestisce le carte di credito. Dopo qualche minuto ha ricevuto una telefonata da una persona che si è spacciata per operatore della stessa società durante la quale il truffatore gli ha chiesto i codici di accesso della carta con la scusa di dovere effettuare una verifica. Ha fornito i codici e, dopo qualche giorno, ha notato le spese effettuate per acquisti vari. Solo a quel punto ha capito di avere subito una frode informatica attraverso il falso SMS e la telefonata con la quale sono stati chiesti i dati di accesso alla sua carta. Ha immediatamente bloccato la carta, ha presentato la querela e hanno avuto inizio le verifiche del caso. Tramite i numeri di telefono da cui era stato contattato e i pagamenti effettuati è stato possibile risalire all’autore del raggiro e denunciarlo all’autorità giudiziaria.
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