5 settembre 2025

Un raro esemplare di nutria albina avvistato e immortalato fotograficamente nella golena del Po

Un raro esemplare di nutria albina è stato fotografato ieri nella golena del Po ed è stato immortalato dal nostro Paolo Panni, Eremita del Po. Ecco le sue fotografie e il suo commento.

Le terre del Po, in ogni tempo ed in ogni stagione, con la nebbia o con il sole, in estate come in inverno, con la pioggia o con il vento, sono sempre in grado di regalare sorprese. Quelle che solo il Creato è in grado di metterci davanti agli occhi. E’ sufficiente stare in silenzio, vivere il silenzio (in una società sempre di fretta e attaccata al banale e all’effimero) e muoversi a piedi  cogliendo l’essenziale che le terre del fiume sanno dare ed usando gli occhi per osservare (cosa ben diversa dal semplice guardare). C’è chi preferisce rinchiudersi in baracconi in cemento e vivere di facezie, di chiacchiere inutili e di banalità; chi preferisce ingurgitare alcolici in abbondanti quantità  al tavolino di qualche bar e improvvisarsi allenatore di calcio quando perde la squadra del cuore, agronomo quando cade un albero, ingegnere quando cade un ponte, medico quando c’è una epidemia forte della sua qualifica in tuttologia presa, forse, nottetempo. Chi scrive queste righe, da anni preferisce frequentare, da solo ed in silenzio, il fiume e le sue terre, i suoi argini e le sue golene, le sue cascine e le sue case coloniche, i suoi boschi (sempre più rari in un paesaggio sempre più irriconoscibile purtroppo) ed i suoi spiaggioni, cogliendo le sorprese che ogni volta Madre Natura  sa offrire. In questi giorni la sorpresa è stata quella di una autentica rarità, a due passi dal fiume: un esemplare di nutria albina. Non si rivela appositamente la località per evitare che l’animale possa essere disturbato dai curiosi e per evitare che possano accadere fatti spiacevoli che, purtroppo, in passato, dopo la pubblicazione di una notizia analoga, si erano verificati. Chi scrive queste righe è inoltre un assoluto oppositore di qualsiasi forma di attività venatoria, non desidera in nessun modo fornire “assist” a chi perde tempo praticando questa attività e non ritiene in nessun modo necessario né tantomeno utile avere dialoghi o confronti con queste persone. Si evitino pertanto commenti che, a priori, non sarebbero letti e non avrebbero quindi risposta e si evitino anche noiose e penose “omelie” circa la libertà di parola e circa eventuali nozioni di democrazia. Notoriamente chi scrive queste righe resta fortemente  arroccato su qualsiasi sua posizione e su qualsiasi proprio pensiero. Tornando all’esemplare immortalato in terra di Po, la nutria albina è ovviamente riconoscibile per il suo manto bianco e gli occhi rosa o rossi, e questo è il risultato di una mutazione genetica che provoca l'assenza di pigmentazione. L'albinismo nella nutria è molto raro e rappresenta un'interessante curiosità sia per i biologi che per gli appassionati di fauna selvatica. Le nutrie albine mantengono le stesse abitudini comportamentali e alimentari delle loro controparti pigmentate. Vivono in ambienti semi-acquatici, lungo le rive di fiumi, laghi e zone umide, e si nutrono principalmente di piante acquatiche. Nonostante il loro aspetto distintivo, le nutrie albine affrontano sfide considerevoli in natura. L'assenza di pigmentazione le rende più visibili ai predatori e più sensibili alla luce solare diretta, aumentando il rischio di scottature e problemi alla vista. Questo, purtroppo, rende la loro sopravvivenza particolarmente difficile.

Eremita del Po

Paolo Panni


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