Un successo la masterclass di violino al liceo musicale Stradivari tenuta da Éva Ácsné Szily e coordinata da Angela Alessi
E’ noto a tutti come durante l’emergenza Covid il mondo della scuola abbia subito un doloroso arresto delle attività didattiche in presenza, ma questo stop ha causato la sospensione, oltre che delle attività didattiche ordinarie, anche di tutti i progetti e le iniziative straordinarie che sono parte integrante della vita scolastica degli istituti.
Il liceo musicale Stradivari, presieduto dal dirigente Daniele Pitturelli, si apprestava già nel 2020 a dare inizio alle attività nell’ambito del Piano delle Arti nazionale, per il quale si sarebbero attuati due importanti progetti di formazione internazionale dedicati agli studenti. A distanza di un anno c’è stata la possibilità di destinare a nuove iniziative i fondi ricevuti per i progetti che erano stati annullati.
Una preziosa occasione che la scuola ha colto attivandosi in tempi record per programmare masterclass e corsi di perfezionamento che rispettassero il vincolo degli scambi internazionali posto dal bando per il Piano delle Arti, che, tra i molteplici obiettivi, si propone di incentivare gli stages artistici degli studenti attraverso progetti e scambi tra istituzioni formative artistiche italiane e straniere, con particolare riferimento ai licei musicali, coreutici ed artistici.
E’ in questo contesto che si è svolta al Liceo Stradivari, dal cinque al sette luglio, la masterclass di tecnica e interpretazione violinistica tenuta dalla M° Éva Ácsné Szily, insigne esponente della scuola violinistica ungherese, che insegna violino da cinquant’anni presso la prestigiosa Scuola di Musica “Aladàr Tòth” a Budapest. La docente, oltre a dedicarsi all'insegnamento si occupa anche dell’aggiornamento dei docenti di violino a livello nazionale.
La violinista ungherese è invitata regolarmente a tenere corsi di perfezionamento e seminari in Ungheria e all’estero. E’ titolare della cattedra per la didattica e metodologia della pedagogia violinistica presso l’Accademia (l’omologo Ungherese del nostro Conservatorio) “Ferenc Liszt” di Budapest. Numerosi suoi allievi si sono distinti nell’ambito di concorsi nazionali ed internazionali e si sono esibiti come solisti con prestigiose orchestre. Membro di giurie di concorsi in Ungheria ed all’estero, ha ricevuto nel 2001 il premio N. Laszlo, nel 2011 il premio per l’Educazione dell’Arte ed il “Premio Artisjus”; nel 2012 il MOL per la “Cura dei Giovani Talenti”.
Un fil rouge, questo tra l’Istituto Stradivari e l’Ungheria, che ha radici antiche. Il primo studente internazionale della scuola cremonese fu infatti nel lontano 1941 Peter Tatar, poi divenuto a sua volta maestro liutaio presso la Scuola di Liuteria, e di cui il museo conserva ancora alcuni strumenti.
La docente ha trascorso tre giorni di lavoro intenso nella cappella del quattrocentesco Palazzo Pallavicino Ariguzzi, sede del liceo musicale, accompagnata dalla sua assistente Renata Lacko, anch’essa violinista e docente che in questo frangente ha fatto da traduttrice dall’ungherese.
Gli studenti si sono avvicendati nelle lezioni coordinati dalla prof. Angela Alessi, responsabile ed organizzatrice del progetto, docente di violino e orchestra d’archi del liceo, districandosi tra le pagine delle Sonate e Partite di Bach e di capisaldi della letteratura violinistica come i concerti di Bruch e De Beriot, ma anche approfondendo questioni relative all’impostazione tecnica attraverso studi e scale, seguendo con impegno e attenzione le indicazioni dell’insegnante. Oltre agli allievi effettivi, le lezioni sono state seguite da docenti e genitori della scuola, nell’ottica di una più vasta condivisione di questo momento di alta formazione e di miglioramento per i giovani violinisti, che, grazie alla profonda esperienza della docente ungherese hanno avuto l’opportunità di crescere musicalmente mettendosi in discussione con spirito critico, in un’ottica di apertura e confronto di respiro internazionale che sempre più dovrebbe intrecciarsi con il piano di studi della scuola pubblica.
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