Via 20 settembre sempre più deserto commerciale. Serrande abbassate, attività trasferite e lavori mai iniziati ma anche una nuova coraggiosa apertura: ecco il Custom Store
Sta diventando un deserto commerciale. Serrande chiuse, attività trasferite, lavori annunciati e mai terminati al Palazzo Grasselli per fare la sede del Conservatorio, prossimo trasferimento dell'Aci (un tempo palazzo della Banca d'Italia) in via Massarotti. Eppure via 20 settembre è una delle strade più belle di Cremona, si apre dietro le absidi del Duomo e avanza lunga e diritta fino a via Speciano (all'altezza della chiesa della S.Trinità) e obliquamente su corso Vacchelli. Una strada con ai lati palazzi e case nobiliari ma soffocata dal traffico e dalle auto parcheggiate. Prima della breccia di Porta Pia (20 settembre 1870) era il corso di porta Romana e prima ancora via San Gallo in nome di una chiesa lungo la strada.
Scendendo dall'abside del Duomo, sul marciapiede di destra, il deserto commerciale si tocca con mano. Si è trasferito in via Mercatello il negozio di giocattoli "La Casa del Sole", saracinesche chiuse da tempo al vecchio negozio di articoli casalinghi. Ha chiuso anche il bar Sushi dopo pochi mesi di attività. Un poco più avanti sta aspettando il trasloco in via Massarotti la delegazione cremonese dell'Aci dopo la sistemazione della palazzina della stazione di servizio. Palazzo Grasselli ha sempre la facciata fatiscente in attesa dei lavori per realizzare la sede del Conservatorio e il recupero anche del fronte strada. Un poco più avanti sarcinesche abbassate per l'ex assicurazione Unipol (assorbita nell'altra sede di via Mantova). Un paio di vetrine chiuse (compresa la storica pasticceria di fronte alla chiesa della Trinità). Sul lato opposto si è trasferita in via Fiume l'agenzia di pubblicità Uggeri, ha chiuso il negozio di pizze al taglio Lievita e la lavanderia. Ben diversa è la situazione nella vicina via Platina che, favorita dai portici, ha un'attrattività commerciale maggiore e le attività hanno riscontri positivi.
Una novità però fende l'oscurità e porta un po' di colore in una via altrimenti colma di serrande abbassate. "Da quando ho aperto - spiega Beatrice, la titolare del nuovo Custom Store proprio su via XX Settembre - la clientela sta via via sempre più aumentando." Chissà che non ci sia un'inversione di rotta in questa via così importante per la città. Il negozio, specializzato in stampa digitale e ricamo, offre un'ampia gamma di prodotti che vanno dall'oggettistica con stampa personalizzata ad indumenti. "Ho deciso di proporre anche i puzzle 3d, io ne sono innamorata e vorrei far innamorare anche i miei clienti" racconta Beatrice mostrando un castello di Hogwats della saga di Harry Potter e un elmo proveniente dai film di Star Wars. "Possiamo proporre anche la stampa sublimatica su magliette e tessuti per creare oggetti regalo di ogni tipo". La titolare è davvero un'appassionata del settore: dopo gli studi in Economia ha svolto per un certo periodo il lavoro di data analist per un grande colosso dell'e-commerce, poi ha aperto un'attività in franchising in un ambito simile. Ora ha deciso di mettersi in proprio e di creare il proprio brand: "Sogno di rendere grande questo marchio e di aprire altri negozi Custom Store in Italia". Una storia di riscatto, peraltro. "Prima di aprire un negozio avevo deciso di cercare lavoro da dipendente, essendo mamma però non venivo assunta. Nessuno poteva offrirmi un posto di lavoro con orari che mi permettessero, per esempio, di andare a portare e a prendere mio figlio a scuola. Ora il mio compagno è rientrato dall'estero e riusciamo a dividerci, il nostro bambino poi sogna di diventare un grafico. Avrei proprio l'attività giusta." dice Beatrice. Chissà che davvero questa serranda che si rialza non sia l'antesignana di un'inversione di marcia rispetto al trend che sembra aver preso il commercio cittadino.
© RIPRODUZIONE RISERVATA
commenti