31 marzo 2025

Vincoli risarcimenti Tamoil, la delibera emendata ha il via libera da maggioranza e larga parte dell'opposizione (solo contraria Forza Italia e astensione di Movimento 5 Stelle-Cremona Cambia Musica)

Accordo tra maggioranza e opposizione sul vincolo di destinazione delle risorse provenienti dalla provvisionale risarcitoria in esito alla vertenza Tamoil. La delibera, emendata, è stata votata da maggioranza e opposizione con il solo voto contrario di Forza Italia e l'astensione del Movimento 5 Stelle-Cremona Cambia Musica. Dunque sarà l'ufficio di presidenza allargato a valutare eventuali interventi. 

Il Comune di Cremona, come spiegato dall’assessora all’Ambiente Simona Pasquali nel corso del Consiglio comunale, con delibera del 15 luglio 2015 ha deciso di subentrare in via diretta nell'azione civile presso la Corte d'Appello di Brescia, nell'appello promosso avverso la sentenza del tribunale di Cremona Sezione Penale in data 18 luglio 2014 a carico dei manager della Società Tamoil Raffinazione. Con sentenza n. 1117/2018, la Corte di Cassazione ha confermato la provvisionale di 1.000.000 Euro liquidata a favore dell'amministrazione comunale sin dal primo grado di giudizio – avviato con azione popolare esercitata da Gino Ruggeri in base all'ex art. 9 del T.U.E.L con successivo atto di costituzione del Comune di Cremona, come da deliberazione del 15 luglio 2015 - e in seguito confermata in sede di appello. L'Amministrazione comunale, con delibera di Giunta del 28. novembre 2018, ha deciso di promuovere azione giurisdizionale in sede civile nei confronti dei soggetti responsabili degli atti di inquinamento ambientale da ricondursi alla società Tamoil Raffinazione, finalizzata alla definitiva liquidazione dei danni non ambientali provvisoriamente riconosciuti dal giudice penale. Il 10 aprile 2019 il Consiglio Comunale, con propria delibera, ha istituito la costituzione di un fondo vincolato pari a 1.000.000 Euro su risorse provenienti dalla provvisionale risarcitoria dal processo Tamoil, con un vincolo in relazione a progettualità in ambito ambientale, valutati da una commissione, dando atto della disponibilità delle risorse a conclusione e in funzione degli esiti dell’azione giurisdizionale civile promossa dall’Amministrazione comunale. Tale commissione avrebbe dovuto essere istituita entro il 31 dicembre 2019 con lo scopo di valutare le progettualità pertinenti, ma la nomina di questo organismo non è mai avvenuta. Il 14 dicembre 2023 il Comune di Cremona, accogliendo la proposta conciliativa formulata dal giudice nell’ambito dell’udienza del 26 ottobre 2023, ha firmato un accordo transattivo in merito alla causa di cui al punto precedente con riconoscimento di un risarcimento pari a 1 milione e 400.000 euro, portando il valore del risarcimento per il danno non ambientale - imputabile agli esborsi per la gestione del procedimento amministrativo, nonché il ristoro di tutti gli altri profili di danno, anche non patrimoniale (in particolare del danno di immagine) - ad un importo complessivo di 2.400.000 euro. Solo a seguito dell’accettazione della proposta conciliativa e dei relativi adempimenti, è venuta meno l’alea del giudizio e si è avuto il consolidamento definitivo e irrevocabile dell’intero quantum risarcitorio 2.400.00 Euro, con conseguente possibilità di destinare l’intera somma a progetti di utilità pubblica.

Considerato il tempo intercorso dalla costituzione del fondo vincolato rispetto all’effettiva disponibilità del valore del risarcimento per il danno non ambientale conseguente alla conclusione dell’azione giurisdizionale civile promossa dall’Amministrazione comunale, si è ritenuto necessario provvedere in merito alla delibera consiliare del 10 aprile 2019. In aderenza alle disposizioni di cui all’art. 96 del D.Lgs. 267/200, per consentire una ottimizzazione degli organismi collegiali, e limitazione di duplicazione degli stessi, la Giunta comunale ha proposto di individuare l’Ufficio di Presidenza del Consiglio Comunale quale sede di confronto partecipativo, valutazione e definizione degli indirizzi in termini di priorità di intervento nell’utilizzo delle risorse sopra citate, ferma restando la qualificazione degli interventi, azioni e/o iniziative di carattere ambientale.

A seguire è intervenuto il presidente del Consiglio Comunale Luciano Pizzetti che ha illustrato quanto emerso dall’Ufficio di Presidenza tenutosi  il 26 marzo scorso, dopo un’ampia discussione, in particolare gli emendamenti proposti dalla consigliere Paola Tacchini (Movimento 5 Stelle – Cremona Cambia Musica) ed un altro così formulato:  al punto 6 delle premesse sostituire “progetti di utilità pubblica” con “progetti di carattere ambientale”; al punto 2 della motivazione dopo la parola istituito aggiungere allargato alla Presidente della Commissione Ambiente e alla Presidente della Commissione Vigilanza” e dopo la parola  partecipativo aggiungere “anche con associazioni, gruppi e soggetti esterni al Consiglio”; al punto 1 della decisione dopo Ufficio di Presidenza inserire “allargato alla Presidente della Commissione Ambiente e alla Presidente della Commissione Vigilanza”. 

In vista della presentazione di altri emendamenti, il presidente Pizzetti ha deciso di sospendere la seduta consiliare per un ulteriore confronto riunendo l’Ufficio di Presidenza. Alla ripresa dei lavori, il presidente del Consiglio Comunale ha annunciato che si era arrivato ad un emendamento sottoscritto da tutti i capigruppo di maggioranza nonché dai consiglieri Alessandro Portesani (Novità a Cremona), Marco Olzi (Fratelli d’Italia), Maria Vittoria Ceraso (Oggi per Domani) e Jane Alquati (Lega).

Hanno preso poi la parola la consigliera Paola Tacchini (Movimento 5 Stelle – Cremona Cambia musica), che ha motivato perché non ha sottoscritto l’emendamento condiviso a larga maggioranza, confermando quelli da lei presentati, lo stesso ha fatto il consigliere Andrea Carassai (Forza Italia), anche lui non d’accordo con il testo condiviso in Ufficio di Presidenza. Soddisfazione per l’intesa raggiunta è stata invece espressa dai consiglieri Alessandro Portesani (Novità a Cremona) e Roberto Poli (Partito Democratico).

A nome della Giunta l’assessora all’Ambiente Simona Pasquali ha accolto l’emendamento alla delibera così come condiviso in sede di Ufficio di Presidenza che è stato poi approvato con 29 voti a favore e due astensioni (i consiglieri Paola Tacchini e Andrea Carassai). 

Sono poi stati messi in votazione gli emendamenti presentati dai consiglieri Andrea Carassai, respinto (18 astenuti, 5 voti a favore e 8 contrari) e di Paola Taccchini, anch’esso respinto (23 astenuti, 3 contrari e 5 favorevoli). 

Infine, la delibera così come emendata, è stata approvata con 29 voti a favore, uno contrario (consigliere Andrea Carassai) e un astenuto (consigliera Paola Tacchini). 

Il presidente del Consiglio Luciano Pizzetti ha tenuto a specificare che l’approvazione della delibera non esclude naturalmente la trattazione degli ordini del giorno presentati sull’argomento, mentre per quanto riguarda la petizione popolare, questa seguirà l’iter previsto dallo Statuto del Comune.  

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