10 luglio 2021

Vivere a casa del nonno di Sofonisba Anguissola. Flavio Caroli e la magia di una dimora storica nella campagna cremonese

Esistono luoghi, racconti, tradizioni che custodiscono come un antico tesoro la nostra storia.

Un passato fatto di titoli nobiliari e terre di conquista, uniti da un sottile filo conduttore che si chiama passato, il nostro.

Non immaginate qualcosa di astratto e lontano, ma una realtà che, ancora oggi, appartiene al presente. Il territorio cremonese è un luogo affascinate da scoprire e raccontare.

Vi accompagneremo in un viaggio alla scoperta della magia di luoghi unici. Una sorta di macchina del tempo a cavallo tra passato e presente.

Iniziamo il nostro cammino. La prima tappa ci ha portato a Caruberto, frazione del comune di San Martino del Lago, in provincia di Cremona. Destinazione? La dimora del famoso storico dell’arte e scrittore tra i più conosciuti ed apprezzati del panorama letterario e artistico italiano: Flavio Caroli.

È un pomeriggio estivo in cui la tipica calura lombarda si fa sentire in tutta la sua forza quando, tra le tortuose e strette strade di campagna, scorgiamo una suggestiva casa padronale completamente ricoperta d’edera. La sensazione è quella di trovarsi all’interno di un libro delle favole. D’un tratto il caldo scompare e il padrone di casa ci apre le porte del suo meraviglioso mondo. Il Professor Caroli è un uomo curioso, dinamico, sportivo, eclettico, amante dei sapori che profumano di verità, elegantissimo, tutte caratteristiche che ti invadono non appena lo conosci. La sua dimora parla di lui, di sua moglie. È un mix di sapere e di anima.

Attraversando il lungo corridoio d’ingresso e salendo le scale ci si sente avvolti da una realtà intrisa di una storia importante. Ogni oggetto ha un qualcosa da raccontare, nulla è lasciato al caso.

Questo incredibile sentire lo si avverte in tutta la sua energia salendo al piano superiore dell’abitazione. Lungo le scale, sulle pareti, sono riprodotti affreschi che raffigurano vedute dall’alto delle città di Parma, Mantova e Cremona. Il perché è presto rivelato.

Siamo all’interno di una dimora storica – ci spiega Caroli – sono nato a Ravenna, milanese d’adozione ma ho sempre bazzicato in questi luoghi per i miei studi. Luoghi che ho sempre amato per la ricchezza della cultura figurativa. C’è un episodio, però, in particolare che ha segnato le mie scelte. Nel ‘72 mi sono imbattuto, per caso, nel quadro di Lucia Anguissola, sorella di Sofonisba. Un quadro che ai tempi non volli acquistare, un quadro che inspiegabilmente sparì e non se ne seppe più nulla. Decisi poi di parlarne nel ‘73 sulla rivista di Roberto Longhi “Paragone” e da qui nacque progressivamente in me l’interesse sempre più forte per la famiglia delle Anguissola tanto che scrissi il libro “Sofonisba Anguissola e le sue sorelle – continua – ai tempi già avevo degli amici in queste zone così, un poco alla volta, iniziai a fare delle piccole ricognizioni. Io e mia moglie ce ne innamorammo. Subito mi accorsi  dell’incredibile incrocio tra Leonardo da Vinci e Sofonisba. La villa dove viveva Cecilia Gallerani, la Dama con l’ermellino ritratta da Leonardo, si trova a San Giovanni in Croce, a tre km da qui, e proprio qui era situata la proprietà della famiglia Ponzoni, nella figura di Roberto Ponzoni, nonno di Sofonisba – specifica – persona che si è sempre presa cura del magnifico Santuario di Santa Maria Nascente in Caruberto della fine del 1300. Realizzai che queste terre erano proprio situate tra Caruberto e Castel Ponzone, dove, ai tempi, esisteva il castello della famiglia; per me, fu subito una magia”. Il casato Ponzoni apparteneva alla più antica nobiltà feudale di Cremona tanto che, in epoca comunale, furono tra i protagonisti della storia patria. La sorelle Anguissola erano nobili, discendenti sia dell’aristocratica famiglia piacentina degli Anguissola (da parte del padre Amilcare), sia della famiglia cremonese Ponzoni (per parte di madre con Bianca).

Sono serviti quasi quarant'anni di restauri e di amore per portare la villa all’antico splendore ma, oggi, il risultato è straordinario. Il Professor Caroli ci mostra il suo tempio del sapere e ci troviamo immersi tra trentacinquemila volumi ottimamente conservati e ben disposti negli spazi dedicati. Tra i libri spiccano alcune foto di personaggi famosi e ci colpisce un ricordo dell’amicizia con Marta Marzotto. Un poco alla volta sembriamo entrare in sintonia con la villa. In un istante tutto appare famigliare. Scendiamo al piano terra dove il lungo corridoio tra antichità, sculture ed affreschi a decoro delle pareti ci conduce nel rigoglioso giardino dove lo sguardo culmina sulla maestosa fontana dal sapore neoclassico ottimamente conservata.

“La magia di questa casa esiste, esiste la straordinarietà di luoghi incantevoli e come tutte le magie è un qualcosa di inspiegabile – racconta Caroli – sono come folletti nell’aria, c’è la suggestione di  Sofonisba, le stagioni che trasformano i paesaggi: d’inverno sembra la rigida tundra russa, come descritta dai grandi scritturi russi, c’è Puskin, mentre d’estate tutto si trasforma ed è chiaramente uno spaccato dei quadri di Van Gogh con il trionfo della luce del sole, il giallo del frumento, le balle di fieno, i girasoli ed il verde che spicca creando magnifici contrasti”.

Il Professor Caroli è sempre pronto a parlare d’arte. Nella suggestiva quotidianità della cucina della sua dimora, con alle spalle lo storico camino che caratterizza le abitazioni padronali rurali, ci racconta di come bellezza e mistero caratterizzino le nostre vite. Un uomo che ha studiato a fondo l’animo femminile esaltando con la sua attività la figura e l’espressione d’arte non solo della Anguissola ma, anche, di Fede Galizia, pittrice di origine lombarda e adozione trentina. Donne affascinanti e dal carattere forte.

Un curriculum vitae da viaggiatore ed esteta. Responsabile scientifico per le attività del museo di Palazzo Reale a Milano dal 1997 al 2004, vanta numerose collaborazioni con il Corriere della Sera. Storico dell’arte moderna e contemporanea, ha dedicato i suoi studi alla linea introspettiva dell’arte occidentale con numerose pubblicazioni. Flavio Caroli ha sete di vita. È interessato a tutto ciò che rappresenta il presente in cui viviamo. “Del mio tempo mi interessa tutto. Tutto ciò che parla di creatività, bellezza e arte mi incuriosisce” spiega a chiare lettere. Da qui, infatti, nasce il suo ultimo libro “I sette pilastri dell’arte di oggi, da Pollock alla bufera del nuovo millennio” edito da Mondadori; una guida preziosa per imparare a leggere la nostra contemporaneità utilizzando lo sguardo dell’esteta. In questo volume chiarisce che “non si può capire l’arte di oggi se non si conoscono almeno le fondamenta” perché anche l’arte vive l’evoluzione dei tempi che viviamo ed il presente è la nostra espressione.

Questo è solo il primo appuntamento con la storia. Il nostro percorso continuerà alla scoperta di casate nobiliari, palazzi, dimore divenute storiche che hanno scritto pagine importanti non solo per il nostro territorio ma nella memoria della nostra meravigliosa Italia. Esistono luoghi che non sono solo semplici costruzioni fatte di mattoni, malta e marmi ma racchiudono in sé storie che attendono solo di essere raccontate.

 

Le fotografie e il video sono di Gianpaolo Guarneri (StudioB12)

 

 

Beatrice Ponzoni


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commenti


Giovanni

10 luglio 2021 16:50

Bellissimo servizio