Zootecnia: Coldiretti, bene il piano strategico per la carne, priorità redditività imprese e sovranità alimentare
Il comparto bovino da carne è in sofferenza e occorre un piano strategico che punti sempre più sulla valorizzazione dell'origine in etichetta e della carne italiana, sull’autosufficienza, sull’innovazione e sui contratti di filiera, nell’interesse di imprese, ambiente e consumatori, investendo nella linea vacca vitello per carne 100% tricolore.
E’ quanto sottolinea Giovanni Roncalli, Direttore di Coldiretti Cremona, in occasione dell’incontro del tavolo di filiera della zootecnia da carne, convocato dal Sottosegretario all'agricoltura Giacomo La Pietra. Il settore oggi si trova di fronte a sfide strutturali, sottolinea Coldiretti, a partire dall'aumentare il numero di allevamenti di vacche nutrici e la disponibilità di ristalli, anche utilizzando le vacche da latte e riducendo la dipendenza dalle importazioni. Coldiretti ha sostenuto la necessità di misure destinate soprattutto ai giovani allevatori delle aree interne e montane, con lo scopo di incrementare le vacche nutrici, valorizzando le razze italiane da carne e promuovendo opportuni accordi di filiera che garantiscano produttività, trasparenza e una distribuzione del valore lungo tutta la catena.
Un altro passo importante dovrà essere l’educazione dei cittadini alla scelta consapevole della carne italiana di qualità – rimarca Roncalli – anche attraverso campagne di informazione coordinate con la grande distribuzione, per dare la giusta visibilità alla carne bovina italiana, contrastando le fake news diffamatorie. Tra le proposte avanzate da Coldiretti anche la garanzia della reciprocità negli accordi commerciali con i paesi extra-Ue, l’attivazione di fondi per la gestione delle epizoozie per garantire tempestività ed efficacia nelle emergenze sanitarie e la tutela delle imprese da una burocrazia che penalizza gli allevatori
© RIPRODUZIONE RISERVATA
commenti