Adelaide Ricci, "Dentro il racconto delle stigmate di San Francesco"
E' uscito il nuovo libro di Adelaide Ricci, medievista cremonese, che insegna presso il Dipartimento di Musicologia e Beni culturali dell’Università di Pavia (sede di Cremona). Ha pubblicato studi su pauperes ed enti assistenziali nel medioevo, su temi di storia urbana e di toponomastica. Indaga la tradizione agiografica e il ‘meraviglioso’ medievale, con attenzione particolare a immagini e immaginario.
Il titolo è: "Apparuit effiges. Dentro il racconto delle stigmate". Il racconto medievale delle stigmate di Francesco d’Assisi si muove nella tensione tra accadimento e costruzione della memoria, tra concretezza dell’uomo e verità del santo, nel segno e nella misura con cui tutti questi elementi erano intesi tra XIII e XIV secolo. Il resoconto più ampio e strutturato, quello di Bonaventura nella Legenda maior, narra un fatto inaudito e ‘mirabile’ in un linguaggio che rispecchia una percezione della realtà lontana dai parametri attuali. La struttura di questo saggio segue passo dopo passo i testi che compongono la costellazione dei racconti e delle memorie relativi all’episodio delle stigmate. Una ‘lettura’ metodologicamente medievale fa emergere i campi semantici densi e potenti che strutturano la narrazione. Scritti e immagini compongono un quadro che ci avvicina alla polisemia percettiva ed espressiva in cui erano immersi i contemporanei dell’evento. Un viaggio nel passato che è anche un’esplorazione del rapporto tra fonti e studiosi, tra interpretazione e ‘lettura’, tra l’esegesi dello storico del XXI secolo e l’incontro con l’intreccio concreto e tutto medievale tra forma e contenuto.
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