Il canto lirico, candidato dall'Italia come bene immateriale dell'Unesco. C'è tanto di Cremona nella proposta
L''Arte del Canto Lirico' è la candidatura ufficiale dell'Italia per il riconoscimento nella Lista Rappresentativa UNESCO del Patrimonio Culturale Immateriale. La decisione è stata presa questa mattina dal Consiglio Direttivo della Commissione Nazionale Italiana per l'UNESCO.
L'assessore regionale all'Autonomia e Cultura, Stefano Bruno Galli, ha espresso "un sincero ringraziamento al sottosegretario di Stato per la Cultura Lucia Borgonzoni per questo importante traguardo, che vede la Lombardia, con tutto il suo patrimonio storico e culturale, in primissima linea. Infatti, senza il cremonese Claudio Monteverdi, che ne fu il padre, non ci sarebbe l'opera lirica. Bisogna ricordare anche un altro cremonese, Amilcare Ponchielli. E poi il Teatro Alla Scala, primo teatro d'opera al mondo, e il circuito virtuoso di OperaLombardia. E altri compositori: Francesco Cavalli di Crema e Gaetano Donizetti di Bergamo, ma anche il baritono Aldo Protti e il bresciano Giacinto Prandelli. Senza dimenticare - ha concluso Galli - la 'divina' Maria Callas, d'origine greco-americana e milanese d'adozione".
© RIPRODUZIONE RISERVATA
commenti