7 ottobre 2021

Porte aperte a Villa Bottini – La limonaia con la mostra “Nassa chiama Nassa!” Esposizione di Marta Romani e Karl Logge

MONASTEROLO DI ROBECCO D’OGLIO. Lo scrittore e critico d’arte britannico John Ruskin scriveva che l’arte è quando la mano, la testa, e il cuore dell’uomo vanno insieme: questo potrebbe essere il primo punto di osservazione con cui ammirare la mostra che aprirà le porte della suggestiva Villa Bottini – La limonaia da domani venerdì 8 ottobre fino a domenica 17. 

Sarà possibile assistere ad una mostra sicuramente fuori dagli schemi classici. Un open – studio ed uno spazio artistico che ospiterà opere multidisciplinari e tessute. Per qualche giorno il parco della villa si trasformerà in un laboratorio per la tintura a freddo con l’apporto di specie spontanee presenti nella zona. In alcuni momenti, lo spazio della Limonaia ospiterà una serie di workshop dedicati agli alunni delle scuole di Robecco e Verolavecchia. 

Marta Romani e Karl Logge sono due giovani artisti con una grande storia da raccontare. Una vita fatta di studio e ricerca alla scoperta dell’arte della “nassa”, uno strumento che rappresenta il magico trait d’union tra passato e presente. La nassa arriva da molto lontano. È il racconto della storia della pesca di fiume, della gente del fiume Oglio, dei nonni, dei bisnonni, antenati che seduti sulla riva del fiume si dedicavano con maestria e garbo alla preparazione delle nasse per la pesca. Intrecciavano con una manualità tale da creare una sorta di danza con le mani. Marta, nata a Brescia, ha un background in arte, cinema e pedagogia. Karl, originario di Sydney, è un artista di arte contemporanea, vanta esposizioni in luoghi prestigiosi come il Museum of Contemporary Art di Sydney e il Royal Botanic Gardens di Melbourne per citare qualche esempio, in Italia ha recentemente completato il suo dottorato di ricerca in pratiche sostenibili radicali e ‘weired design’. 

L’incontro tra Marta e Karl è il risultato di una magia. Nel 2014 si trasferiscono in Sardegna per apprendere diverse tecniche di tessitura, filatura, ricamo e tintura naturale dal ‘maistu de panno’, ovvero maestro in sardo, Chiara Vigo. “ La nassa mi ha sempre affascinato. Mio nonno era originario proprio di Monasterolo, la praticava, mia nonna, invece, era una modista, una storia di un passato che appartiene agli anni ‘50 – racconta l’artista Marta Romani – la nassa, così come l’arte della tessitura, racconta storie di famiglie accomunate da questi lavori. Il mio percorso personale mi ha portato a sviluppare e a far conoscere questa realtà che non deve essere dimenticata perché è parte di noi. La nassa, però, non è un qualcosa che appartiene solo alle terre dell’Oglio o ai pescatori di pesce di mare, è un qualcosa che unisce le culture e le vite a livello mondiale. Questa prima mostra a Villa Bottini – La limonaia verrà riproposta anche in Australia dove c’è un’attenzione molto alta alla salvaguardia dell’anguilla, ormai, in via di estinzione”.

Marta e Karl realizzano opere ibride che uniscono le pratiche artistiche contemporanee a gesti ripetitivi e tecniche antiche di tessitura creando interazioni di eventi live sempre originali, dove il passato rappresenta una perfetta fusione con il presente e l’atmosfera del fiume è la cornice. 

Tutti ritorniamo al fiume ad un certo punto della vita – spiega Marta – un luogo dell’infanzia, geografico o mentale, in cui rivalutare i ricordi da prospettive nuove, ripescare gesti dimenticati, costruire ponti tra passato e presente per tessere nuove storie”.

Nello stesso periodo sarà anche possibile visitare la villa, il parco e la chiesetta di San Rocco.

Venerdì 8 ottobre, dalle 16.00, è prevista una visita guidata alla villa in collaborazione con il circuito Dimore Storiche Cremonesi a cui seguirà il vernissage di ‘Nassa chiama Nassa!’. 

Beatrice Ponzoni


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