31 ottobre 2022

Venerdì 4 novembre, alle 21, in Sala Camozzi, a Pescarolo. “Le stanze vuote” di Luisa Trimarchi

Ne “Le stanze vuote” (ed. Controluna) prende forma la poesia di Luisa Trimarchi. Il dialogo tra l’autrice e il critico Claudio Ardigò, venerdì 4 novembre, alle 21, in Sala Camozzi, (Cassa Padana, piazza Garibaldi 13) di Pescarolo, è un invito a indagarne l’articolata topografia tra scorci quotidiani e suggestioni astratte. L’incontro, ad ingresso libero, è promosso dal Comune e dalla Biblioteca di Pescarolo ed Uniti.

“In epoca di social e di espressioni istantanee e contratte – spiega Marta Fiammetti, assessore alla cultura, rivolgendo un particolare invito ai giovani - è bello riscoprire una dimensione diversa del linguaggio, più intima e profonda. La poesia introduce la parola in un ingranaggio di riflessività infinita: attraverso la scrittura l’esperienza diviene coscienza, il momento individuale trova condivisione e nuove riverberazioni sentimentali”. Nella poesia il discorso cessa di essere epistemologico ma assume rilievo drammatico.

“Le stanze vuote” si aprono dunque con un’aula priva di alunni, durante la pandemia 2020. Ma, subito, il luogo diviene spazio metaforico dove si sperimenta l’assenza di contatto con gli altri. “I versi di Luisa Trimarchi – scrive Franco Manzoni, sul La Lettura del Corriere della Sera, in edicola questa settimana – svelano una lacerazione esistenziale più profonda, intima, inconscia”. La parola, allora, diventa “un atto estremo di coraggio”. La voce dell’autrice, già matura e ben proiettata su una comunicazione franante e costante, fatta di piccoli mattoni, di piccole gocce che, accorpandosi, arrivano a costituirne la direzione e il senso, giunge da luoghi anonimi e separati, stanze vuote appunto, sospese, fatte di speranze, sguardi, attese. Rifratte una nell’altra altre si costruiscono e si dissolvono, in una varietà proteiforme fatta di determinazioni nette, anarchiche, umanissime.

“Luisa Trimarchi – conclude Ardigò - è una poetessa vivace e dinamica, capace di entrare nel discorso reale di questo tempo di rapida evoluzione, per riaffermare determinati valori di sicura forza meditativa, per mettersi ancora una volta in sintonia con una esperienza di poesia che supererà il tempo proprio per la sua intrinseca universalità”.

Info biblioteca@comune.pescaroloeduniti.cr.it – tel 0372/836012 (int.6)

Luisa Trimarchi si laurea con lode, in Lettere, all’Università “La Sapienza” di Roma. Le lezioni e la tesi con Biancamaria Frabotta la incoraggiano alla scrittura. Segue corsi di perfezionamento e master. Frequenta la “Bottega di narrazione” di Giulio Mozzi. Partecipa a reading e rassegna di poesia. Ottiene riconoscimenti in concorsi nazionali e alcuni suoi testi sono inseriti nelle antologie dei premiati. È docente di lettere al liceo scientifico dell’Istituto Torriani.

 


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