Andrea Tosetti, stilista d’autore, ancora protagonista alla Milano Fashion Week. E Cristina Piacentini lancia uno spunto luminoso…

Non è banalmente, o meglio, non rappresenta, seppur d’autore, semplicemente un brand … il sarto e stilista, ispiratissimo, cremasco Rock Andrea Tosetti. No, soprattutto e fondamentalmente, Andrea è un artigiano dello stile, un ragazzo appassionato, in gamba, creativo, fantasioso e fantasista il quale, domenica 27 febbraio, con la sua collezione (appunto l’Andrea Tosetti Collection) sfilerà alla Settimana della moda di Milano con la sua nuovissima collezione 2022.

L’ufficialità, la conferma di questa ghiotta opportunità, per Tosetti e il Made in Crema, è sopraggiunta nei giorni scorsi, direttamente dall’organizzazione B&20 guidata da Paolo Distaso e giustamente amplificata dai canali social di Andrea Tosetti.

Ah … “Fashion In The City ” Milano Fashion Week 2022 è il nome esatto dell’evento, con protagoniste le creazioni di Tosetti, ospitato in un posto esclusivo: Palazzo Barozzi, sede della Fondazione Istituto Ciechi di Milano, in via Vivaio.”: “Un sogno che si avvera ma anche si consolida e cresce”: queste le prime dichiarazioni, rilasciate ai media, dallo stilista cremasco, protagonista, per la sua terza volta (per la serie il bello è confermarsi e tornare) alla Milano Fashion Week, anche se, sottolinea Andrea: “Ogni volta è sempre come se fosse la prima alla Settimana della Moda. Ora, in un periodo così importante la possibilità di poter tornare in passerella dal vivo mi riempie di gioia, orgoglio ma soprattutto speranza, poter pensare ad una sorta di normalità e dare un esempio per ripartire con il Made in Italy e l’eleganza è ciò di cui abbiamo bisogno ora”.

Sì abbiamo bisogno di bellezza, decisamente e come via Facebook, Cristina Piacentini, Donna meravigliosa del Fare, da sempre in prima linea, impegnata, nella campagna, nobile, generosa, altruista e da sostenere, tesa all’abbattimento delle barriere architettoniche ha suggerito: considerata la sensibilità di Andrea, sarebbe bello se lo stilista autoctono, lanciatissimo, ispirato, creasse una linea ad hoc per le persone diversamente abili costrette in carrozzina. No?