23 novembre 2023

Lepard Gin: la sfida, sostenibile, nata dal giovane visionario cremasco Francesco Scaramuzza nel lockdown. E la versione speziata coi Tortelli Cremaschi intriga

Insomma, è proprio il caso di dire che, beh, fatale, per il curioso, lanciato, appassionato, studioso, creativo, vulcanico, propositivo cremasco Francesco Scaramuzza, ecco è stato il lockdown del 2020 causa pandemia da Covid, allorquando, costretto in casa come tutti, l’intraprendente Francesco, anziché abbattersi e lamentarsi, si è dedicato, reinventandosi, allo studio delle erbe botaniche, riscoprendo, sperimentando e lanciandosi nell’arte dell’infusione, come si faceva negli anni Venti negli Stati Uniti, ai tempi del proibizionismo statunitense. E fu così che a distanza di tempo, oggi, quella ricerca nata per far passare, intelligentemente il tempo, beh ha permesso la nascita e il lancio del distillato biologico, naturale di Crema Lepard Gin, prodotto da abbinare alla mitica acqua tonica, o da bere liscio, dal packaging elegante, di tendenza, per la serie: l’apparenza incanta e la sostanza … non stanca. Ah… trattandosi di produzione artigianale, di nicchia, ogni Gin in oggetto (tre linee) ha le sue peculiarità in termini di colore e sapore che lo rendono unico rispetto ai precedenti e ai concorrenti. Naturalmente, la base di partenza è il ginepro, miscelato, secondo la tipologia da ottenere con limone, rosmarino, pepe di Sichuan, fiori d’ibisco, arancia. Per la produzione, Francesco Scaramuzza) fondatore e Ceo del brand in questione) ha avviato una sinergia con una distilleria della Franciacorta in quel di Gussago, nella laboriosa provincia di Brescia. Laureato in Economia e gestione delle imprese all'università Cattolica di Cremona con una tesi sul luxury packaging e l'ecosostenibilità, Francesco da Crema guarda avanti con ottimismo puntando verso orizzonti importanti. Sul sito www.lepardgin.com è possibile ordinare il prodotto nella versione classica, speziata (osatelo coi Tortelli Cremaschi) e ibisco. La prima ha sfumature piccanti e balsamiche, quella speziata è caratterizzata da una sinfonia di spezie orientali e note agrumate, nella versione ibisco svettano i frutti di bosco.  Il Gin del Granducato del Tortello, richiede tempi di produzione (naturali) e infusione delle erbe necessari particolari, e, come ogni ricetta degna di tale nome, tale alchimia e relativi componenti sono segreti. Direttamente dal sito (bellissimo, visitatelo) e dal web… Lepard Gin nasce dall'idea di una produzione di liquori biologici, con caratteristiche organolettiche e tecniche produttive tradizionali, sapientemente rivisitate in chiave moderna, in grado di racchiudere in sé cultura, arte e personalità. L'arte per quelli di Lepard è un'espressione libera ed unica di sé stessi. La mission aziendale, costruttivamente sostenibile è conciliazione tra cultura e beverage, passando attraverso cultura, forme artistiche, tecnologia e design. La visione è quella di tramandare il patrimonio artistico e culturale globale alle generazioni future, orientando i consumatori a conoscere e apprezzare tutto ciò che il mondo ha da offrire. L'innovazione nel design, nelle tecnologie avanzate e la tradizione artigianale, si assapora nel gin eccellente, nato grazie a uno studio accurato dei prodotti e alla selezione meticolosa delle materie prime. Con l'espressione ‘The Wildest Luxury’, collegata alla figura del leopardo, animale selvaggio e misterioso, dulcis in fundo, si fa riferimento alla personale, unicità dei prodotti, ma soprattutto all'esclusività in termini sensoriali. Ogni prodotto del resto è studiato e realizzato per essere unico al palato dei consumatori, in grado di raggiungere sfumature sensoriali differenti in ciascuno di noi, rimanendo al tempo stesso inconfondibile. E ogni bottiglia è veramente speciale poichè caratterizzata dal manto leopardato, presente nell'etichetta rivolta verso l'interno della bottiglia, simbolo antico di prestigio ed esclusività. Chapeau a Francesco Scaramuzza.

 

 

 

 

Stefano Mauri


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