6 settembre 2021

Luca Zuterni, lo Chef Artigiano che ha portato a Soncino la cucina di ricerca accompagnata a pillole di molecolare. E ogni tanto fa pure il netturbino

A Soncino, all’interno del Parco del fiume Oglio, in un’agreste oasi naturale, attraverso giochi di luci, colori e prospettive, udite, udite … sulle acque spicca una vera e propria isola composta da un edificio – muso - ristorante originale (La Pedrera), modernista e particolare, tra cemento all’esterno e nelle pareti all’interno, ferro, tavoli in Corten, esposizione di opere d’arte (nelle sale) periodiche curate dalla creativa Mara Gualina: fari, tali eventi artistici, che illuminano l’ambiente e l’arredamento, stile “industrial”, direbbero quelli che se ne intendono, della meravigliosa, accogliente, seducente location.

Ai fornelli, con la sua studiata, appassionata cucina di ricerca rivisitata con pillole di molecolare, dirige i lavori: Luca Zuterni, vulcanico, geniale, innovativo, frizzante, avanguardista, artigiano - chef, il quale, dopo anni passati in giro per l’Italia a supporto, nelle vesti di consulente, della grande ristorazione, ecco ha deciso di rientrare alla base per lanciare un nuovo modo, in provincia di Cremona, di concepire la ristorazione. E le cose, in quel de La Pedrera Restaurant (via Brescia 29 – www.ristorantelapedrera.it) funzionavano e giravano davvero, con gente proveniente da ogni dove per degustare, provare le originali, squarcianti invenzioni gastronomiche di Luca, ragazzo in gamba con la voglia di emergere, a modo suo, in un mondo selettivo, chiuso, difficile.

A rovinare tutto, a inceppare un meccanismo che si era messo in moto alla grande è arrivata, purtroppo, la maledetta pandemia da Coronavirus, ma oggi qualcosa, nella penisola de La Pedrera, tra campi, boschi, il fiume Oglio, orti (tante materie prime utilizzate sono a chilometro zero sul serio), corsi irrigui e isole finalmente si è rimesso in moto.

-Luca, siete ripartiti nuovamente, vero?

"Sì, ma confidiamo si mantengano ottimali le condizioni metereologiche, poiché stiamo lavorando in modalità versione estate nostra accogliente, meravigliosa terrazza".

-Quando riproporrete, in versione normale, il ristorante?

"Appena tutti torneremo ad assaporare una vera normalità o si placherà l’emergenza sanitaria. Finché non sapremo con esattezza cosa succederà, o meglio, se potremo lavorare nel medio – lungo periodo, continueremo a muoverci con estrema attenzione, piazzando qua e là eventi e serate mirate".

-Recentemente sei balzato agli onori della cronaca nazionale per essere stato multato dopo che avevi portato, personalmente, in discarica una quantità enormi di rifiuti indifferenziati raccolti da te nei pressi del tuo locale. Hai pagato la multa?

"Spesso e volentieri, in particolare nel periodo estivo, la regolare raccolta dei rifiuti dell’ente preposto, non sempre avviene con regolarità dalle nostre parti.  Il risultato? Vicino al ristorante, contenitori colmi, strabordanti di maleodorante immondizia, organica e non, fanno brutta mostra e non rappresentano un bel biglietto da visita per la mia attività per giorni e giorni. Particolare non indifferente: nelle giornate estive, migliaia di persone frequentano, organizzando grigliate e picnic, le rive del fiume Oglio, lasciando quando se ne vanno, i rifiuti nell’apposita area, spazio dove chi di dovere deve, ehm … dovrebbe raccogliere il tutto secondo un servizio pagato dal sottoscritto sempre e comunque. Purtroppo, come anticipato poc’anzi, non sempre la sporcizia viene portata via, così, stanco, stressato dei continui disservizi, lo scorso Ferragosto, ho messo insieme ogni genere di puzzolente rifiuto portando il raccolto in discarica, laddove non ho ricevuto una buona accoglienza dall’operatore di turno, finendo con l’essere multato. Non ho ancora pagato la sanzione, sto preparando ricorso, ma il casino provocato dall’essermi recato in discarica coi sacchi stracolmi, beh … ha fatto clamore e per il momento, la raccolta ufficiale dell’immondizia sta avvenendo con puntualità".   

 

Stefano Mauri


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