18 agosto 2022

Un eccezionale documento storico: un video con l'intervista a Barbara Cesarotti, l'ostetrica che ha fatto nascere gran parte dei soncinesi

Aveva 98 anni Barbara Cesarotti, ostetrica di professione, levatrice di cuore grande e pochi giorni or sono se ne andata, lasciando tutti i Soncinesi, la maggior parte dei quali aveva assistito alla loro nascita. Nel 2005, prima di essere insignita del premio di Soncinese dell’anno conferito dal sindaco “granduca” Francesco Pedretti, come a lui piace farsi chiamare, Barbara si era fatta intervistare raccontando alle telecamere di Gigi Zuccotti, la sua lunga vita di donna che dona la vita, tra realtà, aneddoti e curiosità che non coinvolgevano solo gli abitanti di Soncino, ma anche degli altri paesi in cui Barbara era stata. L’intervista inedita risale al 10 ottobre del 2005. Si scoprirà infatti che la sua lunga e proficua carriera ebbe inizio subito dopo il diploma di ostetrica conseguito niente meno che alla prestigiosa clinica Mangiagalli a Milano, nel 1945. E subito dopo come racconta nell’intervista Barbara aveva trovato subito una supplenza nel paese cremasco di Fiesco, “per sua fortuna” dichiara e qui riuscì subito a farsi voler bene. Barbara teneva un diario personale sul quale aveva annotato tutti i parti ai quali aveva assistito. Data, luogo, peso, nome del bambino o della bambina, accanto al quale scriveva anche ogni step dei genitori che l’avevano chiamata per assistere al lieto evento. Ricordava in particolar modo di aver assistito alla nascita di tutti i figli della famiglia Grazioli, a Soncino, lo rammentava con particolare affetto in quanto  Bruno, figlio di Colomba era stato il primo soncinese nato. E nel lunghissimo elenco, l’ostetrica soncinese non mancava di raccontare dei tanti medici che aveva visto nascere, di tanti altri professionisti ma anche di molta gente del borgo che sapendo delle sue inestimabili doti di levatrice l’aveva chiamata per il parto. Barbara Cesarotti nella sua lunga intervista vuole inoltre ricordare la nascita di due don, don Antonio e don Gianluca, poi di artisti ora famosi, Carlo illustratore di fama internazionale e Luca Bray artista e pittore. Non dimentichiamo inoltre che questi parti erano avvenuti a casa, ma anche fino alla fine degli anni sessanta presso l’ospedale Santo Spirito di Soncino. Lascia in eredità tutta la sua umanità e un sogno nel cassetto: un libro che racconti di tutta la sua lunga esperienza di vita. Qualcuno raccoglierà questo e, magari ora il sogno di Barbara potrà diventare realtà- Un grazie al regista Gigi Zuccotti per aver conservato con cura questo documento storico e a Barbara, dall’alto che ci guarda un grande abbraccio!

Roberta Tosetti


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commenti


Rita

18 agosto 2022 16:43

Ho conosciuto Barbara negli anni 70. Appena diplomata magistrale, ebbi la fortuna di essere assunta presso l'ospedale S.Spirito di Soncino. Mi conoscevano già, durante i mesi estivi per pagarmi gli studi, facevo servizio presso il nosocomio come inserviente. Ai tempi si faceva di tutto. Reparto, sala operatoria, pronto soccorso, sala parto .Ebbi così modo di assistere alle nascite delle sue pazienti e lei fidandosi mi permise di interagire con mamme e neonati. Era la mia passione e felicità per aver avuto accanto una donna straordinaria, donando tutta la sua capacità professionale. Era eccezionale, dinamica, empatica...con un grande cuore. Ricordi indelebili di una grandissima persona, li custodisco nel cuore. Grazie Barbara per aver condiviso parte della mia vita con te. Rita Boccardi